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Determinanti in Ucraina, protagonisti in cielo e in mare: i droni sono Il futuro  

Ott 25, 2022

AGI – Sono leggeri e facilmente trasportabili, decollano e atterrano in spazi angusti, non portano esseri umani a bordo perché sono comandati da remoto. Sono talmente versatili che possono essere utilizzati tanto in agricoltura, nel monitoraggio delle emergenze e del territorio, quanto in guerra.

“Sono mezzi robotici che non hanno limiti rispetto all’ambiente in cui devono operare”. Macchine robotiche che si muovono in maniera automatica, i droni possono operare in ogni ambiente ed essere utilizzati per applicazioni “dalla video sorveglianza all’agricoltura” ha spiegato Luciano Castro, esperto di droni e curatore di due manifestazioni legate al tema: il Sea Drone Tech Summit, iniziativa dedicata droni e robot per impiego marino e subacqueo in programma 25 e 26 ottobre a Ostia (Roma), e il Roma Drone Conference, in agenda l’8 novembre.

La guerra in Ucraina? “È la prima vera grande guerra dei droni – sottolinea Castro – certo, i droni sono stati già utilizzati in passato, ma mai con un uso così diffuso da entrambe le parti. È qualcosa che non si era mai visto”. Per Castro “il futuro sarà sempre di più dei droni”.

La tecnologia italiana e la ricerca

“Il nostro Paese – ha detto sempre Castro – è ai primi posti a livello internazionale nello sviluppo di nuove tecnologie e servizi con l’impiego di droni, che già oggi vedono queste sofisticate macchine robotiche sempre più protagoniste della nostra vita quotidiana, in cielo ma anche in terra e in mare”.

Solo idee? Parliamo del trasporto di persone con i droni-taxi, del monitoraggio a lungo raggio di ampi territori o di grandi infrastrutture, di consegne urgenti tra ospedali di farmaci, sangue e organi e anche di UAV “per la sorveglianza subacquea e il soccorso in mare”.

In questo quadro “c’è sempre più attenzione verso l’impiego di macchine robotiche in mare”.  Quello italiano si presenta come “un ecosistema molto articolato”. Da una parte le applicazioni militari, dall’altra la ricerca e l’impiego dei droni marini per usi civili. “Molte università sono impegnate sul tema, c’è il CNR e c’è l’ENEA”. E dalla ricerca “sono nati numerosi spin-off”.

Le aziende e la sorveglianza subacquea

Dopo il danneggiamento del Nord Stream, una delle condotte sottomarine di gas più importanti d’Europa, è emerso in tutta la sua potenza il tema del controllo di queste infrastrutture strategiche. Ma sui fondali marini ci sono anche i cavi per la trasmissione dei dati, senza contare tesori archeologici e relitti di navi.

“L’attività di sicurezza di queste infrastrutture strategiche sono riservate”. È cosa però nota che i militari utilizzano da tempo droni sottomarini “per attività di controllo e di intelligence o legate alle mine”. Non solo. Ci sono, fa notare Castro, “aziende che lavorano con le piattaforme offshore” e che si occupano del controllo e della manutenzione di cavi sottomarini, a cui si sono aggiunte attività legate ai parchi eolici. In questo scenario, “c’è la divisione Sonsub di Saipem che ha sviluppato una famiglia di droni professionali che fornisce servizi per il controllo e la manutenzione di strutture sommerse”.

In Italia. Il punto dell’osservatorio di Polimi 

Dopo la frenata provocata dalla pandemia nel 2020, il 2021, secondo il rapporto presentato a febbraio 2022 dall’Osservatorio Droni della School of Management del Politecnico di Milano, è stato un anno di ripartenza per il settore dei droni. Il mercato professionale di questo settore in Italia ha raggiunto il valore di 94 milioni di euro, +29% rispetto al 2020, che però non è stato sufficiente a tornare ai livelli pre-pandemia (117 milioni di euro nel 2019).

Le imprese attive nel settore a livello nazionale sono 713, con 45 chiusure nel 2021 (111 se si considera il periodo 2018-2021). Il mercato è costituito da droni medio e piccoli in grado di svolgere attività a valore aggiunto per i settori più tradizionali ed è composto soprattutto da piccole imprese, delle quali l’81% ha meno di 10 dipendenti e sono nate in anni recenti.

Le principali applicazioni riguardano ispezioni e sopralluoghi (42% dei casi censiti), sicurezza e sorveglianza (21%), erogazione soprattutto in ambito agricolo (12%). E gli operatori? Secondo i dati (aggiornati a ottobre 2021) dell’ ENAC dal ° gennaio 2021 al 15 settembre 2021 gli operatori registrati sono passati da 27.289 a 57.227, con un incremento del 110%».

Le stime di crescita nel mondo

I dati più recenti di Verified Market Research hanno stimato il mercato globale dei droni a 19,23 miliardi di dollari nel 2020 e una stima di crescita (CAGR del 16,01%) a 63,05 miliardi di dollari entro il 2028. Più caute le stime di Research and Markets che nel suo Worldwide Drone Application 2022 Report ha evidenziato che entro il 2026, il mercato dei droni dovrebbe generare oltre 41,3 miliardi di dollari (CAGR del 9,4%). Per la società di analisi i principali settori per le applicazioni dei droni sono l’energia, l’edilizia e l’agricoltura. Mapping & Surveying, Inspection, Photography & Filming  le tecnologie più utilizzate.

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