• 27 Novembre 2024 2:47

Corriere NET

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Trenta aziende del Made in Italy che hanno scelto un futuro circolare

Set 14, 2022

Da 3bee, una startup del comasco, che utilizza l’Internet of Things e tecnologie di Intelligenza Artificiale per proteggere le api e la biodiversità, alla batteria sostenibile e riciclabile sviluppata da Energy Dome, una startup sarda. Dalle proteine vegetali che catturano la Co2 di Hiweiss alla casa naturale di Terrapaglia, una PMI di Genova.

C’erano anche loro ieri alla Camera al wwworkers camp 2022, incontro annuale dedicato alle PMI e alle imprese artigiane: trenta aziende del Made in Italy, tre minuti per ognuna per raccontarsi il loro essere, digitali, green e circolari. Ad accendere i motori dell’iniziativa, Giampaolo Colletti, che dal 2013, ogni anno, 2020 compreso, racconta le PMI del Made in Italy, quelle digitali ieri, quelle digitali e circolari oggi. 

“Dal 2013 proviamo a raccontare le PMI declinandole in chiave digitale”, “in questa edizione 2022 volevamo declinare la digitalizzazione con il green e la circolarità”.

La parola chiave? Futuro Circolare. Così Giampaolo Colletti ha aperto camp 2022 e ha lasciato spazio a trenta aziende del Made in Italy, tre minuti per ognuna per raccontarsi il loro essere, digitali, green e circolari. “A dicembre presenteremo un manifesto con le 10 azioni imprescindibili per essere un’impresa circolare“. 

Il manifesto sarà frutto di un work in progress: da settembre a dicembre. In che modo? Attraverso un hackathon virtuale, una maratona di sviluppo che ha protagonisti i talenti e le loro idee. Come funzionerà? Si tratterà di uno spazio con stanze virtuali dove lasciare appunti, condividere idee e progetti.

Nel corso dei mesi in questo spazio virtuale verranno organizzate iniziative: obiettivo, cogliere momenti e valori delle imprese sostenibili. Questi valori andranno a comporre il manifesto. Un vero puzzle. Con queste premesse, Colletti ha anche ricordato come “il gruppo di lavoro non si sia fermato neanche nel 2020, anno terribile della pandemia”, quando il camp è stato trasmesso in streaming“. 

Intervenuto all’iniziativa con un videomessaggio, Luca Carabetta, Intergruppo Parlamentare Innovazione, ha sottolineato come “sulla transizione digitale ed ecologica oggi è maturato un interesse del pubblico, del privato e degli investimenti. Non è come dieci anno fa”. Ha detto facendo riferimento al fondo dei fondi di Cassa Depositi e Prestiti e all’ecosistema delle startup, “è stata una legislatura che ha portato all’ecosistema novità importanti e un cambio di passo per il mercato dei capitali di rischio”. In Italia, secondo Carabetta, abbiamo bisogno di un mercato che ha bisogno di innovazione di processo e di prodotto, “una vocazione internazionale potrebbe poi portare un vantaggio al nostro sistema imprenditoriale”.

3bee – Adotta un alveare per salvare le api e il pianeta



3Bee è una startup agritech che vuole proteggere le api e la biodiversità grazie all’applicazione di tecnologie innovative, come l’IoT, l’intelligenza artificiale e il machine learning. Grazie al suo network di 10 mila apicoltori in tutta Italia, ha creato il programma di ricerca, sviluppo ed economia circolare ‘Adotta un alveare’. “Sviluppiamo tecnologie e sensori per capire come stanno le api, il più piccolo e importante elemento della natura. Grazie a loro sappiamo come sta il nostro ecosistema in tempo reale” ha spiegato il ceo Niccolò Calandri. “Le parole chiave della sostenibilità? Sostenibilità ambientale, sociale, economica e finanziaria”.

Afroricci – Prodotti naturali e green per capelli afro e ricci



AfroRicci è un’azienda italiana specializzato in prodotti per capelli afro e ricci, “creati con ingredienti eco e naturali e utilizzando il 99% di materiali riciclabili per gli imballaggi”. Fondata da Alice Edun con l’intento di valorizzare anche in Italia la bellezza multietnica, oggi è una realtà che esporta in diversi paesi europei. Alla politica Alice Edun chiede “maggiori agevolazioni fiscali per aziende sostenibili”.



Acbc – La scarpa ecofree



ACBC è un’azienda italiana che produce calzature sostenibili, utilizzando materiali bio-based e animal free, come gli scarti provenienti dall’industria agricola e dal mare: bucce di banana, alghe, gusci di ostriche.

Bioagrimar – Azienda agricola a energia solare

Bioagrimar è un’azienda agricola biologica che si occupa di cerealicoltura, zootecnia e olivicoltura dando slancio a prodotti e varietà autoctone. Come il suino nero lucano, allevato allo stato brado. Green e circolare, l’azienda è alimentata da energia solare e reimpiega tutti i prodotti di scarto nell’allevamento. Vincenzo Maroccoli, responsabile marketing della società, ha sottolineato: “Nel 2021 abbiamo investito in ecommerce: grazie a questo le vendite di olio, salumi, formaggio e cereali sono cresciute del 70%”. Alla politica chiede di migliorare “le infrastrutture della nostra regione per favorire scambi operativi e commerciali”.

Molini Pivetti – Farine circolari



Molini Pivetti ha dietro di sé una storia lunga più di cent’anni. Oggi, grazie alla ricerca, il suo Campi Protetti Pivetti è il primo marchio certificato da un ente internazionale (CSQA), a garanzia di una filiera controllata e della salubrità dei grani utilizzati per la produzione dei prodotti. La certificazione di sostenibilità secondo lo standard DTP 112 del CSQA attesta, inoltre, che Molini Pivetti ha scelto la sostenibilità ambientale come obiettivo prioritario. 

Rifò – Circolarità tessile a impatto sociale



A Prato, città del tessile, Niccolò e Clarissa hanno dato nuova vita alle fibre tessili nobili. È nata così una linea di maglie e accessori in cashmere e lana rigenerate attraverso un processo di lavorazione che riduce del 90% l’uso di acqua, del 77% quello di energia, del 90% i prodotti chimici, del 95% le emissioni di CO2 e del 100% l’uso di coloranti. Rifò è anche un progetto sociale: parte dei ricavati viene devoluta ad associazioni del settore socio-sanitario e ambientale. 


Sibillana – La lana: dalla pecora al gomitolo



Alle pendici dei Monti Sibillini, Giulia Alberti dona nuova vita alla lana sucida, lana proveniente dalla tosa non utilizzata delle pecore, che non trova spazio nell’attuale mercato tessile nazionale e che per la normativa europea diventerebbe rifiuto speciale. Raccoglie questa lana dai pastori vicini, la lava, la carda, la fila, trasformandola in gomitoli e vestiti per la vendita.

Blu eco line –  L’impianto che elimina la plastica nei fiumi



Impegnata a ripulire dalla plastica i fiumi italiani, dai quali proviene l’80% dei rifiuti presenti nei nostri mari, per farlo Blue Eco Line ha ideato River Cleaner, un impianto che, posizionato sulla sponda di un fiume, consente la raccolta dei rifiuti in modo completamente automatizzato e il loro trasporto su piano stradale, 24 ore su 24, con zero emissioni. Guidata da Lorenzo Lubrano, Blu eco line è una “startup innovativa nata nel 2018, che si batte contro l’inquinamento marino da plastiche. Lo facciamo con analisi dei dati, con impianti di raccolta che intercettano i rifiuti, programmi di sensibilizzazione per  scuole e aziende”.


Bugs Life – Farine proteiche dalle larve di mosca soldato



I sottoprodotti alimentari, raccolti mettendo in rete le aziende della regione, e il calore inutilizzato degli impianti di biomassa, da problema diventano una risorsa per BugsLife, startup che vuol rendere l’ecosistema agroindustriale più sostenibile producendo farine proteiche per il pet food e fertilizzante naturale dalle larve di mosche soldato.


Circular Farm – Funghi in acquaponica



Circular Farm ha sviluppato un sistema di coltivazione di funghi in acquaponica, partendo dai fondi di caffè raccolti sul territorio di Scandicci. E ha ideato un kit per l’autoproduzione casalinga. In Circular Farm, poi, il substrato esausto rigenerato diventa concime o biogas per alimentare le serre di produzione.


Concerie Nuvolari – La pelle circolare



Conceria Nuvolari è una società a conduzione familiare, guidata da Sara Santori. Alla base dell’azienda c’è un modello circolare, in cui le pelli finite sono il prodotto del processo di trasformazione di uno scarto, rappresentato dalle spoglie degli animali allevati a scopo alimentare. Dalla sua costante ricerca nasce la pelle Nature-L, l’unica disponibile sul mercato certificata per le sue caratteristiche metal free, di biodegradabilità e compostabilità.

Il dono dell’erba – Design dagli scarti



Rosa e Alfonso alla carriera e all’ufficio hanno scelto il tempo lento dell’agricoltura e la vita dei paesini di campagna. Quest’armonia ha trasformato lo scarto in design. In quei terreni con scarse risorse di acqua è stata piantata un’antica varietà di aglio, che ad ogni lavorazione produce una grande quantità di scarto. Questo scarto è diventato il carburante innovativo dell’azienda: dalla camicia e dalle radici dell’aglio, grazie alla creatività di Rosa, nascono carta e oggetti di design. 


Le Green House – Serre fotovoltaiche

Le Greenhouse è il primo Consorzio di aziende specializzate nella coltivazione di agrumi in serre fotovoltaiche. Per “fare le cose di sempre ma sotto il sole di un’energia nuova”. Così risparmiano il 70% di acqua e il 95% dell’energia prodotta viene immessa nella rete nazionale. Il consorzio ha all’attivo 40 ettari di serre agrofotovoltaiche, che ospitano circa 11 mila piante di agrumi. 


Cooperativa sociale Etnos 

Grazie alla Cooperativa sociale Etnos, donne vittime di soprusi, ma anche i loro figli, iniziano un percorso di rinascita attraverso il lavoro attento all’ambiente e accelerato dal digitale. Così recuperano terreni incolti, creano bomboniere da materiali di scarto, che vengono poi vendute su Equamente.eu, e realizzano gonne da jeans dismessi attraverso il progetto di sartoria sociale Equo Dress. 

PuroSole – Il caffè tostato al sole


Dagli specchi di Archimede, Purosole ha ideato un sistema per la torrefazione artigianale del caffè a zero impatto ambientale. Cattura la luce solare con centinaia di specchi e la concentra sul caffè da tostare. Un sistema di torrefazione nato in Italia, brevettato e ancora unico al mondo. Purosole ha ideato anche un impianto di piccole dimensioni che può essere facilmente installato nel giardino di casa.

Egoitaliano – Arredo circolare

Con Egoitaliano l’arredo diventa circolare. L’azienda ha lanciato Flip, la prima iniziativa di noleggio a lungo termine di arredi per la casa. Si possono noleggiare divani per un periodo di 40 mesi, per poi decidere se riscattare o restituire il prodotto a favore di un nuovo. I divani vengono poi rigenerati e riproposti sul mercato, evitando i costi e le implicazioni ambientali dello smaltimento, e gli scarti lavorati da designer e associazioni ecosostenibili. 

Energy Dome – La prima batteria a Co2


È italiana la prima batteria del mondo a CO2. Energy Dome ha trovato un’alternativa sostenibile alle batterie a litio e cobalto, materiali rari e dal notevole impatto ambientale. Si tratta di una batteria alimentata a CO2, completamente sostenibile e riciclabile. Proprio a giugno è entrato in funzione il primo impianto a batterie ad anidride carbonica, realizzato dalla startup in Sardegna. Energydome.com

Enooso – La cosmetica come scelta autentica e sostenibile


Tre ragazzi poco più che venticinquenni, con l’intento di sensibilizzare il grande pubblico e i più giovani all’utilizzo di prodotti e abitudini sostenibili, hanno creato una linea di cosmetici solidi, di origine naturale, biologici, vegan e cruelty free. Così risparmiano l’ingente quantità di acqua utilizzata per la produzione di cosmetici liquidi e azzerano l’uso della plastica. 

Esco Mobility – Mobilità sostenibile e senso civico


Esco Mobility dona una seconda vita ai veicoli elettrici, con l’obiettivo di diffondere la mobilità sostenibile e ridurre l’inquinamento ambientale, a partire dalla propria città: Palermo. Nata grazie a un giovane team, acquista o recupera veicoli elettrici usati, anche monopattini abbandonati dai bikers per la città, per poi ricondizionarli e venderli, anche online. 

Exentiae – L’eco sapone salva-monumenti


Tre farmacisti agricoltori, specializzati nella produzione di oli essenziali 100% tracciabili, biologici e naturali, hanno ideato un ecosapone salva-monumenti, sfruttando gli oli essenziali unici al mondo estratti dalle piante officinali, prima sottoutilizzate, della loro Sicilia. Efficace e delicato il loro ecosapone può essere usato anche per tutte le superfici in edilizio, per cortili, piscine, giardini.

Gnavolini Raccolta Sapore – L’olio umbro che rispetta l’ambiente

Gianmichele porta avanti l’impresa creata dal padre agli inizi degli anni ’80, producendo olio extravergine di oliva 100% italiano. Un olio di altissima qualità che nasce da piante secolari nelle campagne intorno alla sacra cittadina medievale di Assisi. L’iter di produzione segue dogmi serrati, anche nel rispetto dell’ambiente, per cui utilizzano materie prime ottenute secondo uno schema di riciclo e riutilizzo. Un nuovo impianto di estrazione adotterà, poi, il 100% di energia dal sole e dalla combustione di reflui della lavorazione. 



HiWeiss – Le proteine vegetali che catturano Co2

HiWeiss ha brevettato un processo innovativo in grado di isolare le proteine vegetali senza l’uso di additivi chimici, preservandone i valori nutrizionali e le proprietà funzionali. Il prodotto ottenuto è una fonte proteica vegetale pura, naturale e OGM free, pronta per l’industria alimentare. Dal campo alla tavola tutto il processo è tracciato, sostenibile, grazie alla coltivazione su sodo e all’utilizzo delle cover crop, e circolare: con i co-prodotti producono energie green, prodotti cosmetici, farmaceutici e concimi bio. 

Regenesi – Da scarti a oggetti del desiderio

Dall’alluminio alla carta, dalla plastica alla pelle, Regenesi dona nuova vita ai materiali recuperati, grazie ad una nuova ed elegante metamorfosi che li rende oggetti del desiderio. Così l’azienda, fondata e diretta da Maria Silvia Pazzi, trasforma ciò che rimane della società dei consumi in prodotti di eccezionale qualità dallo stile senza tempo. 

Regusto – La blockchain contro lo spreco alimentare


Regusto è una piattaforma innovativa nata con l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare introducendo il modello di food sharing for charity: collega imprese ed enti non-profit per gestire stock di prodotto. Ed è la prima ad aver introdotto la tecnologia blockchain nella lotta allo spreco, per garantire la digitalizzazione e la tracciabilità dei flussi economici e di prodotto. Ogni mese all’interno della piattaforma Regusto vengono vendute e donate in media oltre 16 tonnellate di beni alimentari e non. 

ScalaBox Farm – Un orto in mezzo all’oceano


Dalla collaborazione tra le aziende Circular Farm e Scalabros, nasce l’idea di ricondizionare container frigo marittimi dismessi e trasformarli in serre trasportabili dove coltivare ortaggi e funghi in idroponica, in urban farming ma anche in navi da crociera. Serre sostenibili, alimentate con energia green, domotizzate e controllabili via app. 

Sideis – Portare luce dove oggi non c’è

Sideis ha sviluppato un apparecchio Led di piccolissime dimensioni che emette luce a meno di un metro d’altezza per portarla dove oggi non c’è, ossia su quei tratti di strada dove non è prevista palificazione. Un’illuminazione ideale per tutte quelle strade buie di collegamento tra piccoli centri urbani e rurali. L’impianto può essere dotato di sensori per creare un’illuminazione adattiva, che si attiva solo in caso di transito di veicoli. 

Terrapaglia – Una casa naturale


Fondata da Fausto Cerboni, artigiano dell’abitare, Terrapaglia è impegnata dal 2004 nel costruire sostenibile seguendo i principi dell’architettura naturale. Costruisce e ristruttura abitazioni con materiali naturali, non inquinanti, che garantiscono il benessere dell’individuo in un ambiente salubre, privo di sostanze nocive, con temperatura gradevole e umidità ideale.

Tipì  – Il campeggio sostenibile

Tipì è una giovane startup emiliana che crede nel turismo lento e sostenibile. Partendo da quello che per altri è solo uno scarto tessile, grazie alla sua filiera fatta di artigiani e piccole industrie, progetta tende e accessori da campeggio ecosostenibili e dal design innovativo, reinterpretando lo stile glamping in chiave minimal e rendendolo accessibile alle piccole strutture ricettive locali. 

Vegas – Dalle eccellenze botaniche alla cosmetica green

La scelta di commercializzare online il marchio Cosmeteria Verde nasce dall’idea di proporre una linea di prodotti green basati su eccellenze botaniche italiane, raccolte e lavorate a km0, secondo rigorosi dettami di rispetto ambientale, green anche nel packaging. Vegas Italia, nata come impresa digitale, commercializza il brand Cosmeteria Verde. 


Wecity – La sostenibilità che premia

WeCity è una società impegnata a incentivare i comportamenti ecologicamente corretti attraverso buone pratiche di sostenibilità. Con WeCity aziende e PA possono premiare dipendenti e cittadini virtuosi. In palio soldi, buoni sconti o monete virtuali che possono essere spesi nei negozi del territorio. 

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