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6G, grafene e droni intelligenti: il punto sulla ricerca di Ericsson in Italia

Dic 7, 2021

AGI – Tre centri di ricerca e sviluppo dove si fa sperimentazione sulle tecnologie legate al settore broadband, in cui si testano modalità di trasmissione dati che poggiano sui nuovi materiali e sulla fotonica. Dove soprattutto si lavora ai nuovi servizi legati al 5G, le reti superveloci di nuova generazione, e anche al 6G, “tecnologia che sarà in grado di abilitare il cosiddetto Internet dei sensi. Ogni volta che c’è una transizione tecnologica la domanda è sempre la stessa: che cosa ne faccio? Per questo è importante lavorare sui servizi che le nuove tecnologie possono offrire”. Parola di Alessandro Pane, Direttore Ricerca e Sviluppo di Ericsson in Italia.

Proprio della compagnia svedese stiamo parlando, che la scorsa settimana ha tenuto il suo annuale Ericsson R&D Day: 700 ricercatori per fare il punto sui risultati e gli sviluppi dei tre centri ricerca della compagnia: Genova, Pisa e Pagani (in provincia di Salerno).

“Si tratta di realtà vicine ai centri di ricerca e alle Università” ha detto sempre Pane. Che vuol dire dialogare con il territorio. E con le aziende. Perché fondamentale è “l’ancoraggio con il territorio e la collaborazione con startup e PMI innovative”. 

La trasmissione fotonica e l’uso del grafene 

Intanto, dall’incontro sono emersi anche alcuni dati, utili per capire su che settori sta investendo la compagnia svedese. Parliamo di “brevetti sull’uso di materiali nuovi come il grafene, che ha caratteristiche superiori al silicio e performance migliori anche in termini di sostenibilità”.

Parliamo di brevetti sulla “sicurezza. Il cloud è sì molto flessibile, ma aumenta la vulnerabilità della rete su attacchi hacker e malevoli” e di “brevetti con sistemi che includono Machine Learning e Artificial Intelligence per far sì che la macchina impari quali siano gli eventi considerati malevoli, filtri gli attacchi e collabori con gli umani”. Brevetti? Sì c’è anche un numero. 750 in vent’anni (1 ogni 10 giorni). 

Tecnologie per tutti

Parliamo di 5G e 6G, di tecnologie che sanno di futuro, che affascinano anche. Già ma quando saranno tra noi? Di sviluppo a ‘macchia di leopardo’ ha parlato Pane. Il gaming ad esempio è uno dei settori più avanzati in questo senso.

“Altri settori, come il medicale, avanzano. In pochi anni inizieremo a vedere un utilizzo del 5G importante”. Qualche esempio? Pane ha parlato di “ambulanze intelligenti. Già con una chiamata al 118 il paziente fornirà i suoi dati biometrici del momento prima di arrivare in ospedale, dando al medico suggerimenti utili. Spero – ha detto anche – che ci sia una spinta su digitalizzazione, industria, e sostenibilità. Non possiamo aspettare: sono progetti che, dato il PNRR, dobbiamo realizzare”.

Qui Genova, droni per il monitoraggio delle strade 

Nell’ambito del progetto “5G SmartG”, per infrastrutture stradali sicure a Genova, i ricercatori di Ericsson hanno equipaggiato con tecnologia 5G un drone per il monitoraggio da remoto di strade e ponti e la raccolta di informazioni.

Nello specifico si sfruttano le caratteristiche di bassa latenza ed elevata capacità di trasmissione di video HD di una rete 5G commerciale e avanzati algoritmi per l’Intelligenza Artificiale. E l’innovazione? Il drone ha modulato la capacità di trasmissione dati in base a quanto rilevato, «poi grazie alla blockchain abbiamo garantito che la trasmissione dei dati avvenisse in modo non hackerabile.

Qui Torino: l’orchestra allineata grazie al 5G

A Torino è andato in scena il primo concerto 5G itinerante al mondo. Musicisti e attori si sono esibiti da punti diversi della città di Torino, tra cui Palazzo Madama e Piazza Castello, dando vita ad un’esibizione artistica sincronizzata.

La rete 5G ha garantito in modo costante alte velocità e bassissime latenze, per assicurare una trasmissione contemporanea di diversi flussi video in alta definizione dalle videocamere alla regia centrale. La copertura 5G all’interno di Palazzo Madama è stata realizzata attraverso una progettazione personalizzata e con apparati non invasivi, coprendo tutta l’area senza alcun impatto estetico. 

Qui Ferrara: il servizio di lettura a distanza

Il progetto si chiama The Storytellers Project e ruota attorno ad uno strumento dedicato ‘ai bambini’. Di fatto si tratta di “raccontare una fiaba in modo innovativo grazie ad una sorta di ‘campana’ che genera una richiesta di informazione che viaggia sulla Rete in 5G, in sicurezza. Il bambino si collega con i volontari che raccontano la storia al bambino. La campana può accompagnare inoltre il bambino che può essere seguito nello studio e nei giochi”.

Come funziona? Il bambino prende in prestito dalla biblioteca la “campana”, il suo nome è Storybell, che potrà suonare quando desidera ascoltare una storia. In questo modo una telefonata viene indirizzata ai lettori disponibili, fino a quando il primo risponde e diventa lo “storyteller” di quel bambino, per quella lettura. Da quel momento le persone possono parlarsi in tempo reale attraverso la campana. Il progetto mira a supportare le relazioni intergenerazionali e ha ricevuto fondi dal progetto europeo Designscapes per lo sviluppo dell’idea e la prototipazione. 

Qui Castel Volturno: sport, inclusione e 5G 

Tam Tam Basketball è un’associazione no-profit, formata da figli di immigrati nati in Italia ma privi di cittadinanza. Lo scopo dell’associazione dilettantistica sportiva di Castel Volturno, gestita dall’ex cestista Massimo Antonelli, è generare un impatto positivo sulla vita dei ragazzi e delle ragazze, con una particolare attenzione all’inclusione sociale attraverso lo sport.

I ricercatori Ericsson di Genova e Pagani hanno messo in campo le loro competenze in ambito analytics e trasmissione dei dati su rete cellulare per rilevare i principali parametri fisiologici dei giocatori, così come i dati relativi ai movimenti, alla postura e ai tiri a canestro. I dati, rilevati tramite una pettorina dotata di sensori e videocamere HD, vengono trasmessi a un’infrastruttura edge cloud tramite rete 5G, quindi processati e visualizzati in una dashboard che permette ai giocatori di monitorare le proprie prestazioni e migliorarsi costantemente.

Qui Lioni (Avellino): il progetto borgo 4.0

Il progetto Borgo 4.0 è un progetto di Smart City in corso a Lioni, in provincia di Avellino, dove sorgerà un laboratorio di sperimentazione tecnologica per la smart mobility in ambiente reale. Qui parliamo di soluzioni, ha spiegato sempre Pane, “di industria 4.0 e anche di una area di ricerca civile: con sistemi di controllo del territorio, di sicurezza, prevenzione e monitoraggio utilizzando IoT. La sicurezza degli oggetti e delle persone è fondamentale per rendere questi progetti utilizzabili all’interno di una comunità – ha detto ancora il Direttore Ricerca e Sviluppo di Ericsson in Italia – è il nostro next to come”.

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