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Yahoo: hackerati anche account Casa Bianca, 007, militari e Fbi – ANSA.it

Dic 15, 2016

NEW YORK – Tra le vittime del nuovo attacco hacker a Yahoo ci sono anche oltre 150 mila dipendenti dell’amministrazione americana, tra impiegati della Casa Bianca, militari, agenti della Cia e della Nsa, uomini dell’Fbi. Lo rendono noto i media Usa.

A finire nelle mani dei cybercriminali generalità, password, numeri di telefono, indirizzi email e tutti i dati salvati in backup. Informazioni che – e’ l’allarme dell’intelligence – potrebbero essere finite in mano a servizi di Paesi stranieri con gravi rischi per la sicurezza nazionale.

“E’ il furto di dominio pubblico più grande della storia che coinvolge quasi la metà delle persone che sono online nel mondo. Un’occasione per i criminali di fare statistiche e costruire il più grande database di relazioni dell’universo”, spiega all’ANSA Zapparoli Manzoni. “Da un ‘leak’ del genere si possono tirar fuori correlazioni sui rapporti mondiali – sottolinea l’esperto -. Sbirciando le rubriche si può fare una mappa delle relazioni, cercare nomi interessanti e fare intelligence privata. Un campione così grande può aiutare a mettere insieme una enorme quantità di informazioni utili per altri attacchi, ad esempio capire qual è la password più diffusa dell’universo”.

Nel maxi attacco hacker a Yahoo! del 2013, reso noto ieri dall’azienda, oltre ad essere stati violati 1 miliardo di profili di utenti, è stato rubato anche il codice proprietario che può essere usato per falsificare dei “cookie”. I programmi si installano così nel browser e permettono agli hacker di accedere ad un account senza necessariamente conoscere la password. Lo si legge nel comunicato in cui l’azienda californiana ha reso noto il furto.

“In base alla nostra investigazione crediamo che terze parti non autorizzate hanno avuto accesso al nostro codice proprietario per capire come creare cookie – dice Bob Lord, a capo della sicurezza di Yahoo! -. Abbiamo collegato alcune di queste attività allo stesso attore, sponsorizzato da uno Stato, che crediamo sia responsabile del furto dei dati alla compagnia reso noto lo scorso 22 settembre”. La compagnia invita gli utenti a visitare il centro di sicurezza online e cambiare immediatamente password.

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