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Telecom, Elliott entra in campo contro Vivendi e acquista il 6%

Mar 6, 2018

MILANO – Un nuovo soggetto scende in campo nella sfida per il controllo di Telecom. La Elliott management del finanziere Paul Singer ha acquistato il 6% di azioni di Telecom, con l’obiettivo di contrastare la gestione di Vivendi e presentare un proprio piano industriale. Lo confermano fonti finanziarie contattate da Repubblica.

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Elliott è convinto che la sua ricetta per l’ex monopolista della rete sia di quelle capaci di coagulare più voti di quanti detenuti in mano dal colosso francese, che possiede una quota del 23,9%. Sono molti gli investitori istituzionali di Telecom, circa il 40% del capitale, che da mesi mostrano scontento sulla gestione francese e sui conflitti di interesse tra Vivendi e Mediaset, partecipata dai francesi al 29,9%. Già nel dicembre 2015 l’azionista Fossati aveva chiamato l’assemblea per cambiare il management, ma grazie ai voti di Vivendi non era riuscito nell’intento.

Il pacchetto di azioni rastrellate sarebbe tale da permettere al nuovo socio di avere voce in capitolo nella nomina di consiglieri d’amministrazione e impostare una differente condotta del gruppo telefonico. Il quorum per presentare una propria lista è del 5%.

Uno dei fulcri della strategia di Eliott è di estrarre valore dal Brasile, area che conoscono a fondo. Nel Paese, Telecom Italia controlla il secondo operatore Mobile, TIM Participacoes, e potrebbe mettere insieme fle forze con l’ex operatore pubblico OI che lo scorso gennaio ha firmato il concordato per la ristrutturazione del debito.

La notizia arriva non a caso a ridosso del voto, anche se la mancanza di un governo stabile potrebbe rendere più difficile qualsiasi scalata, e in un giorno importante per l’azienda. L’ad Amos Genish oggi annuncia il suo piano industriale per rendere Telecom “Great Again”. Piano che, al momento, è al vaglio del consiglio di amminstrazione.

Elliott management, tra l’altro, ha finanziato gli acquirenti cinesi del Milan, investendo 303 milioni di euro che dovranno essere restituiti nel prossimo ottobre con interessi per altri 50 milioni di euro o la perdita del controllo della società rossonera. Ma non è l’unica operazione del fondo creato da Paul Singer, che ha investimenti per circa 34 miliardi di dollari e punta alla gestione delle aziende in cui entra come socio di capitale.

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