• 19 Maggio 2024 17:10

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Stellantis potrebbe mantenere motori termici sulle sue auto

Mag 7, 2024

Stellantis non sbarra i cancelli ai motori endotermici. Qualora vi fosse una domanda abbastanza sostenuta, le auto originariamente pensate come elettriche potrebbero anche essere declinate in versione ibrida o a combustione.

Chi lo afferma è una delle voci più autorevoli della stessa multinazionale: la direttrice finanziaria Natalie Knight, intervenuta per commentare i relativi risultati inerenti al primo trimestre.

Nessun dogma, ma focus sugli sviluppi del mercato

Seguire un dogma senza monitorare gli sviluppi del mercato significherebbe, infatti, precludersi delle grosse opportunità di business, andando contro i principi della stessa società. “Avere le piattaforme multi-energia per tutti i nostri prodotti in fase di sviluppo e avere l’agilità di spostarsi tra di loro è una grande opportunità per noi, rispetto ai nostri concorrenti”, spiega la CFO, in un rapporto WardsAuto. Che non esclude una Jeep Wagoneer S a benzina o diesel, al contrario di quanto sembrava fino a oggi.

Ad avere il vero potere decisionale sarà il pubblico stesso, in grado di influenzare le prossime strategie. Un precedente illustre porta proprio la firma del brand americano e riguarda la Avenger.

Il fortunato modello era stato dapprima pensato solo col powertrain elettrico, fatta eccezione per l’Italia e la Spagna, dove le BEV rimangono una sparuta nicchia (i dati di aprile 2024 lo ribadiscono). Poi, però, è avvenuto il cambio di strategia, pure in altri Paesi.

È andata allo stesso modo nel caso di due multispazio, la Citroën Berlingo e la Peugeot Rifter. Ciò poiché la filosofia non interessa esclusivamente il brand Jeep, bensì l’intero conglomerato.

Impegno green

Knight puntualizza che Stellantis mira ad accogliere i trend e, al tempo stesso, inviare un messaggio chiaro circa il suo impegno nella transizione energetica. Nel corso del 2024 saranno lanciati 25 nuovi modelli, di cui 18 elettrici, almeno secondo i piani iniziali.

“Non voglio ignorare il fatto che vogliamo rimanere vicini ai consumatori e se vediamo che c’è un’opportunità con quei modelli che abbiamo introdotto prima come BEV, li valuteremo”, aggiunge la dirigente.

Piattaforme STLA un punto di forza

Ad avviso di Stellantis, le piattaforme STLA, concepite per ospitare, senza nessun tipo di problema, propulsori elettrici o a combustione, costituiscono un punto di forza. Sbilanciarsi su quali saranno gli sviluppi della mobilità è, infatti, al momento complicato.

In teoria, le BEV domineranno il settore, tuttavia la scarsa diffusione fin qui registrata spinge a nutrire dei dubbi. Gli elevati prezzi di listino, dettati dall’elevato costo dei componenti (in primis, le batterie), impediscono a numerose famiglie di prenderne in considerazione l’acquisto. In ogni parte del mondo stanno cercando di individuare delle soluzioni per ridurre le spese.

A ogni modo, Stellantis conferma il piano Dare Forward 2030 presentato un paio d’anni fa, secondo cui, entro la fine del decennio, la totalità dei veicoli commercializzati in Europa e la metà negli Stati Uniti sarà full electric.

Svelato agli azionisti nel marzo 2022 dal CEO Carlos Tavares, persegue l’obiettivo di aumentare i ricavi netti a 300 miliardi di euro (il doppio rispetto al 2021) e a registrare margini di utile operativo rettificato a doppia cifre lungo l’intero decennio, diventando Carbon Zero entro il 2028.

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