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Spread stabile in attesa del nome del premier. Borse deboli

Mag 14, 2018

MILANO – Ore 9:30. Borse piatte in avvio di settimana, mentre si rifiniscono i dettagli per dare vita al governo di Lega e M5s: prevale l’incertezza. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi avvia l’ottava sui livelli di chiusura di venerdì, poco sopra 130 punti base per un rendimento all’1,9%. La tenuta della fiducia verso l’Italia passerà in questa settimana anche la prova del collocamento della tredicesima emissione del Btp Italia, il titolo legato all’inflazione con un rendimento minimo cedolare garantito dello 0,4%.

Piazza Affari segna un guadagno dello 0,13%. Ancora in evidenza il Monte dei Paschi, che venerdì aveva guadagnato il 17% dopo il ritorno all’utile trimestrale: il volume di scambi resta elevatissimo e il titolo passa anche in fase di sospensione per eccesso di rialzo. Incerte le altre: Francoforte è invariata, Londra arretra dello 0,1% e Parigi dello 0,15%.

L’euro apre in lieve rialzo sopra quota 1,19 dollari. A far pendere verso l’alto la quotazione dell’euro sono stati i dati sull’inflazione Usa della scorsa settimana, meno alti del previsto e la situazione politica migliore in Italia. La moneta europea passa di mano a 1,1966 dollari e a 130,87 yen. Dollaro/yen in lieve flessione a 109,35.

Piuttosto scarna l’agenda macreoconomica odierna. I prezzi alla produzione in Giappone sono aumentati dello 0,1% su base mensile ad aprile, in linea con le aspettative dopo il calo dello 0,1% a marzo. In Francia, il Pil dovrebbe crescere dello 0,3% nel secondo trimestre, registrando lo stesso tasso di crescita del primo trimestre, secondo una prima stima della Banca centrale.

Questa mattina, la Borsa di Tokyo ha chiuso positiva dopo un’apertura debole. A trainare il listino le azioni del settore immobiliare e delle costruzioni che, secondo i broker, sono i titoli ora più acquistati perchè in ritardo rispetto alla crescita complessiva del mercato. Al termine delle contrattazioni l’indice Nikkei dei titoli guida ha guadagnato lo 0,47% chiudendo a 22.865,86 punti, dopo i significativi guadagni del finale della scorsa settimana. Il più ampio indice topix è cresciuto dello 0,61% a 1.805,92 punti. Balzo del titolo del produttore di cosmetici Shiseido (+15,5%) dopo risultati trimestrali molto forti. Bene in generale gli scambi in Asia. Il listino più convinto è stato quello di Hong Kong, in rialzo in chiusura di oltre un punto percentuale. A sostenere i mercati anche la decisione degli Stati Uniti di riconsiderare le sanzioni nei confronti del gigante cinese della tecnologia Zte, con il listino di Kuala Lumpur in aumento dello 0,4% dopo le elezioni.

Venerdì scorso, Wall Street aveva chiuso contrastata con S&P500 e Dow Jones positivi, mentre il Nasdaq ha ceduto terreno. Nella settimana, in ogni caso, il bilancio è stato positivo per tutti: +2,4% per il listino generale, +2,3% per le blue chip e +2,7% per i tecnologici.

Tra le materie prime si segnala che l’oro è ancora in salita in avvio di settimana spinto dalle tensioni internazionali e dal calo del dollaro: il lingotto con consegna immediata guadagna lo 0,4% a 1.319 dollari l’oncia. Il prezzo del petrolio è invece orientato al ribasso sui mercati asiatici, a causa di un aumento dei pozzi attivi negli Stati Uniti, ma il calo è stato limitato dalle tensioni geopolitiche legate al nucleare dell’Iran. Il light sweet crude (Wti), cede 29 cent a 70,41 dollari nei primi scambi elettronici in Asia. Il Brent perde 47 cent a 76,65 dollari.

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