Borseggiatori, dopo l’allarme e la protesta degli autisti, scende in campo l’azienda. L’Anm ha stampato 600 volantini che da stamattina saranno applicati su tutti gli autobus. “Attenzione-Beware” recita la scritta sotto l’immagine di due passeggeri vicini in un autobus, mentre uno mette le mani nella tasca dell’altro. “Ci siamo subito attivati dopo l’allarme lanciato da “Repubblica” – dice Alberto Ramaglia, amministratore unico Anm – e abbiamo contestualmente allertato le forze dell’ordine. Della sicurezza non possiamo farcene carico noi, non abbiamo gli strumenti. Ringrazio gli autisti che ogni giorno si prodigano per difendere passeggeri e turisti. Ma non possono certo provvedere loro. Abbiamo bisogno di aiuto, la nostra collaborazione con le forze dell’ordine è totale, resto fiducioso in una proficua attività”.
Oggi partirà anche la protesta del sindacato Usb: gli autisti viaggeranno con il cartello “Danger pickpockets at work. Pericolo borseggiatori al lavoro. Fate attenzione, i conducenti vi augurano una buona permanenza nella città della cultura, della musica e della solidarietà”. Tornano sui bus gli avvisi che invitavano i passeggeri a proteggersi dai ladri, strappati e scomparsi nei mesi scorsi.
La protesta è scattata dopo un agosto di fuoco: tre i raid denunciati ogni settimana, continui assalti ai turisti su 3 linee R2, 151, 140. Sono decine i borseggiatori che ogni giorno individuano le prede e le seguono fino a sfilare i portafogli da tasche e borse. Si tratta di furti fatti con destrezza, raramente la vittima coglie in flagrante il borseggiatore. Il malcapitato si accorge del furto solo dopo, quando il malvivente è già sceso dal bus.
Sono 250 i borseggi tentati o riusciti a settimana nel solo mese di agosto. Un vero e proprio assalto, al quale assistono ogni giorno impotenti gli autisti. Uno scempio, al quale hanno deciso di ribellarsi. Unitariamente, con l’iniziativa programmata per oggi. Ma anche singolarmente. Sin da ieri, a bordo di un mezzo, è comparso un cartello scritto a penna da una giovane autista: “Gentili signori e non, vi avviso che su quest’autobus c’è un borseggiatore. Inoltre vi consiglio di fare il biglietto altrimenti non sarete considerati da meno”. Insomma, è guerra dichiarata.
Non è facile arginare un fenomeno in
crescita, le squadre di ladri crescono ogni giorno di più, spesso i napoletani “istruiscono” gli stranieri nell’arte del borseggio. E lo fanno a bordo dei bus, in mezzo alla folla. “Chiediamo una maggiore attenzione all’azienda – dice Marco Sansone dell’Usb – vogliamo sensibilizzare i passeggeri e i turisti perché non vadano via da Napoli con un cattivo ricordo della città. Ma speriamo che anche l’azienda pensi ad un piano d’attacco”.