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Salvini nega lo sbarco a una nave della Guardia Costiera con 140 migranti

Lug 26, 2019

la ue: da italia richiesta redistribuzione

Il governo ha interpellato la commissione Ue per chiedere la redistribuzione negli altri paesi. Il ministro dell’Interno: niente porto senza risposta Bruxelles

26 luglio 2019


Dl Sicurezza bis, dalle maximulte alle Ong al Daspo fino a 10 anni allo stadio

2′ di lettura

«Ho dato disposizione che non venga assegnato nessun porto prima che ci sia sulla carta una redistribuzione in tutta Europa di tutti i 135 migranti a bordo». Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a Milano parlando dei migranti a bordo di una nave della Guardia costiera, che ha raccolto le persone salvate ieri in mare dal motopeschereccio “Accursio Giarratano” e da un’altra imbarcazione.

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La commissione Ue ha confermato di aver «ricevuto questa mattina dall’Italia una richiesta di svolgere un ruolo di coordinamento attivo per facilitare lo sbarco dei migranti soccorsi che si trovano attualmente a bordo della nave della Guardia costiera italiana Gregoretti». Un portavoce di Bruxelles ha precisato che «come già fatto in molti casi simili in passato» Bruxelles «prenderà ora contatti con gli Stati membri».

Il comandante del peschereccio: da Malta nessuna comunicazione

«Volevano salire a bordo, non glielo abbiamo permesso. Abbiamo comunque fatto tutto quello che era necessario per assisterli, dando loro dell’acqua, dei crackers. Non nascondo che temevamo che tra di loro ci fosse qualche malintenzionato, ma per fortuna non è stato così. Sono stato costantemente in contatto col Comando generale delle capitanerie di porto, mentre da Malta non ho ricevuto alcuna comunicazione». Lo racconta Carlo Giarratano, comandante del motopeschereccio Accursio Montalbano che ha tratto in salvo i migranti e li ha poi consegnati alla motovedetta italiana. Il peschereccio è rientrato in porto questa mattina a Sciacca (Agrigento) dopo essere rimasto bloccato per diciotto ore in mare aperto, a 50 miglia dalla costa maltese.

Intanto, un portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati fa sapere che potrebbero essere fino a 150 le vittime di un nuovo naufragio avvenuto il 25 luglio a largo della Libia. Secondo la Guardia costiera libica i migranti sarebbero stati trasportati con due imbarcazioni, con circa 300 persone stimate a bordo, che si sono capovolte nelle acque davanti a Khoms, circa 120 km a est della capitale Tripoli.

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