La crescita delle grandi metropoli da Nord a Sud
Nella top ten delle città più vivibili, dove si incontrano anche Trieste (5ª) e Treviso (8ª), quest’anno entrano Monza e Brianza, che sale di 17 posizioni fino alla sesta, Verona che ne guadagna sette e arriva al settimo posto e – a chiudere la top ten – Venezia e Parma che salgono rispettivamente di 25 e 19 piazzamenti.
Se il caso di Milano è emblematico, soprattutto perché dopo il boom dello scorso anno la leadership è stata confermata, la classifica 2019 fotografa le performance positive di tutte le grandi città della Penisola (ad eccezione di Bologna, che registra un leggero calo): Roma, diciottesima, sale di tre posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno.
Crescono anche Cagliari, che fa un balzo di 24 posizioni (20°), e Genova, sale di 11 gradini (45°),Firenze (+7, al 15° posto) e Torino è 33esima (+ 5 sul 2018). Il trend coinvolge anche le grandi città del Sud: Napoli, pur essendo nella metà inferiore della classifica generale (81°), rispetto alla scorsa edizione della Qualità della vita ha all’attivo una salita di 13 posizioni, mentre Barimette a segno un incremento di 10 posizioni, raggiungendo il 67° posto.
Il divario con il Mezzogiorno
Il gap tra Nord e Sud, una costante nelle fotografie scattate dalla Qualità della vita, non va dissolvendosi: la coda della classifica, infatti, è tutta concentrata nel Mezzogiorno con Enna al 104° posto, Foggia al 105° e Crotone al 106° prima della già citata Caltanissetta.
Il divario emerge soprattutto se si analizzano le performance su base regionale: Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sono sul podio, seguite dal Veneto, presente nella top 10 con tre province, dall’Emilia Romagna – che cresce, soprattutto nella classifica di tappa «Affari e lavoro» – e dalla Lombardia. In fondo alla classifica, invece, ci sono Sicilia e Calabria, rispettivamente ultima e penultima.