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Pescara, 29enne ucciso a colpi d’arma da fuoco. Era scomparso lunedì

Mar 8, 2018

PESCARA. L’hanno cercato per tre giorni, Alessandro Neri, 29 anni di Spoltore, vicino a Pescara. Era scomparso da casa il 5 marzo. E’ stato ritrovato morto in una zona periferica della città, tra gli arbusti di un canale. Ucciso da almeno un colpo di arma da fuoco, al torace, con foro di entrata anteriore. Il corpo è stato trovato dai cani molecolari, dopo che il suo cellulare aveva rivelato la possibile posizione. Piuttosto impervia la zona, quella del fosso Vallelunga, vicino al cimitero di San Silvestro. Proprio per questo le operazioni di recupero da parte dei Vigili del fuoco sono state molto complesse. L’autopsia potrebbe essere eseguita già domani dal medico legale Cristian D’Ovisio.

Per i carabinieri di Pescara, che indagano sull’accaduto, non è esclusa alcuna pista. Accertamenti sono in corso per capire se il ragazzo è stato ucciso nel luogo del ritrovamento o se il corpo è stato spostato lì successivamente. Gli investigatori lavorano per ricostruire quali fossero le frequentazioni del giovane. L’auto di Alessandro Neri, una Fiat 500 di colore rosso, è stata trovata ieri mattina nel centro di Pescara. C’è da capire da chi e quando il veicolo è stato parcheggiato lì: trattandosi del centro cittadino, ai carabinieri potrebbero essere utili le immagini delle numerose videocamere di sorveglianza presenti in zona.

Il 29enne era uscito di casa all’alba di lunedì e da quel momento aveva fatto perdere ogni traccia. Attraverso i social network i familiari avevano lanciato appelli a chiunque avesse informazioni, generando un tam tam su Facebook da parte di amici, conoscenti e utenti della rete. Gli stessi amici che nel pomeriggio si sono radunati, in attesa di notizie, all’esterno dell’area recintata dai carabinieri. Proprio su Facebook la mamma del giovane ha dato a tutti la notizia: “Ale non c’è più”, ha scritto la donna, comunicando a tutti il drammatico epilogo. Amici e conoscenti lo descrivono come “un bravo ragazzo, una persona di buona famiglia” e nessuno riesce a spiegarsi quanto accaduto.

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