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Papa: “L’Europa è lacerata da egoismi, bloccata e scordinata”

Dic 4, 2021

AGI – “La Comunità europea, lacerata da egoismi nazionalistici, anziché essere traino di solidarietà, alcune volte appare bloccata e scoordinata. Se un tempo i contrasti ideologici impedivano la costruzione di ponti tra l’est e l’ovest del continente, oggi la questione migratoria ha aperto falle anche tra il sud e il nord“. Così Papa Francesco all’incontro con le autorità politiche e religiose, i membri del Corpo diplomatico e i rappresentanti della società civile nel Palazzo Presidenziale di Atene.

Il Pontefice ha esortato “nuovamente a una visione d’insieme, comunitaria, di fronte alla questione migratoria”, e ha incoraggiato “a rivolgere attenzione ai più bisognosi perché, secondo le possibilità di ciascun Paese, siano accolti, protetti, promossi e integrati nel pieno rispetto dei loro diritti umani e della loro dignità”. 

“Più che un ostacolo per il presente, ciò rappresenta una garanzia per il futuro, perché sia nel segno di una convivenza pacifica con quanti sempre di più sono costretti a fuggire in cerca di casa e di speranza. Sono i protagonisti di una terribile moderna odissea”, ha sottolineato Francesco. “Mi piace ricordare che – ha aggiunto – quando Ulisse approdò a Itaca non fu riconosciuto dai signori del luogo, che gli avevano usurpato casa e beni, ma da chi si era preso cura di lui. La sua nutrice capì che era lui vedendo le sue cicatrici. Le sofferenze ci accomunano e riconoscere l’appartenenza alla stessa fragile umanità sarà di aiuto per costruire un futuro più integrato e pacifico. Trasformiamo in audace opportunità ciò che sembra solo una malcapitata avversità!”.

L’Occidente è offuscato dal consumismo

Per Bergoglio in Occidente “da qui sorto, si tende a offuscare il bisogno del Cielo, intrappolati dalla frenesia di mille corse terrene e dall’avidità insaziabile di un consumismo spersonalizzante, questi luoghi ci invitano a lasciarci stupire dall’infinito, dalla bellezza dell’essere, dalla gioia della fede”.

La morte non va somministrata

Francesco è poi intervenuto sull’eutanasia:  “Va sempre privilegiato il diritto alla cura e alle cure per tutti, affinchè i più deboli, in particolare gli anziani, non siano mai scartati. La vita è infatti un diritto, non la morte, la quale va accolta, non somministrata”.

Sul clima servono fatti

Quanto al clima, Bergoglio ha auspicato “che gli impegni assunti nella lotta contro i cambiamenti climatici siano sempre più condivisi e non siano di facciata, ma vengano seriamente attuati. Alle parole seguano i fatti, perchè i figli non paghino l’ennesima ipocrisia dei padri”.

L’arretramento della democrazia

“Qui è nata la democrazia”, ha osservato Francesco ad Atene. “La culla, millenni dopo, è diventata una casa, una grande casa di popoli democratici: mi riferisco all’Unione Europea e al sogno di pace e fraternità che rappresenta per tanti popoli. Non si può, tuttavia, che constatare con preoccupazione come oggi, non solo nel Continente europeo, si registri un arretramento della democrazia”. 

La democrazia “richiede la partecipazione e il coinvolgimento di tutti e dunque domanda fatica e pazienza. è complessa, mentre l’autoritarismo è sbrigativo e le facili rassicurazioni proposte dai populismi appaiono allettanti”.

Dal parteggiare al partecipare. E’ la motivazione che ci deve sospingere su vari fronti: penso al clima, alla pandemia, al mercato comune e soprattutto alle povertà diffuse. Sono sfide che chiedono di collaborare concretamente e attivamente. Ne ha bisogno la comunità internazionale, per aprire vie di pace attraverso un multilateralismo che non venga soffocato da eccessive pretese nazionaliste”, ha detto Bergoglio.

“Ne ha bisogno la politica, per porre le esigenze comuni davanti agli interessi privati. Può sembrare un’utopia, un viaggio senza speranza in un mare turbolento, un’odissea lunga e irrealizzabile. Eppure – ha sottolineato il Pontefice – il viaggio in un mare agitato, come insegna il grande racconto omerico, è spesso l’unica via. E raggiunge la meta se è animato dal desiderio di casa, dalla ricerca di andare avanti insieme. Vorrei rinnovare a tale proposito il mio apprezzamento per il non facile percorso che ha portato all”Accordo di Prespà, firmato tra questa Repubblica e quella della Macedonia del Nord”

 

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