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Ocse: in Italia disuguaglianza in crescita, una patrimoniale la riduce

Apr 12, 2018

L’Ocse invita i tanti Paesi industrializzati, tra cui l’Italia, che hanno una aliquota unica su investimenti e risparmi privati a prendere in considerazione un certo grado di progressivit in nome della crescente disuguaglianza e sottolinea che ci potrebbe essere lo spazio per una tassa patrimoniale nei Paesi in cui la tassazione sul reddito da capitale bassa e dove non ci sono tasse di successione.

In un duplice rapporto dedicato alla tassazione dei risparmi delle famiglie e al ruolo e alla struttura delle tasse sulla ricchezza, l’Ocse inserisce l’Italia tra i Paesi in cui sono aumentate maggiormente le disparit tra gli anni 80 e i giorni nostri.

L’indice Gini, che misura tale disparit, infatti passato dallo 0,29 allo 0,32 nella Penisola, che quindi al decimo posto per disuguaglianze sui 35 Paesi Ocse. Nelle sue raccomandazioni generali, l’Ocse vede tra le opzioni quella di una tassazione complessiva di reddito da lavoro e da capitale con aliquote progressive (dual progressive income tax). Lo studio ricorda anche che le recenti norme internazionali sullo scambio di informazioni fiscali dovrebbero ridurre le possibilit di nascondere reddito e ricchezza in paradisi fiscali, facilitando quindi la riscossione delle tasse. Al tempo lo studio sottolinea che in ogni riforma i politici devono tener conto che aumentata la mobilit dei lavoratori molto qualificati e ad alto reddito in risposta a un aumento delle tasse.

In Italia il 43% della ricchezza appannaggio del 10% pi ricco della popolazione. Il dato italiano pi contenuto rispetto a quello francese (51%) e tedesco (56%), che indicano una ancora maggiore concentrazione della ricchezza. Anche nella nordica Finlandia (45%) la concentrazione maggiore, mentre minore in Lussemburgo (41%). Il 20% pi ricco della popolazione nella Penisola complessivamente ha il 60% della ricchezza, mentre il 20% pi povero ha lo 0,3 per cento.

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