• 16 Maggio 2024 18:43

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Nei primi 3 mesi dell’anno i morti sul lavoro sono stati 189, aumentano le vittime donne

Apr 29, 2022

AGI – “Non si devono più piangere morti assurde sul lavoro”, ha ribadito oggi il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Non è la prima volta che il presidente della Repubblica accenna alla dolorosa piaga delle cosiddette morti ‘bianche’: un fenomeno che non accenna a diminuire, e anzi sta crescendo. Gli ultimi dati Inail rilevano che solo nel primo trimestre di quest’anno, sono state 189, a fronte delle 185 del primo trimestre del 2021 con un incremento del 2,16%.

E con una differenza notevole di genere: i decessi che hanno riguardato lavoratori uomini sono stati 165 (erano 171 nello stesso periodo del 2021, con un calo del 3,51%) mentre quelli che hanno coinvolto lavoratrici donne sono state 24, a fronte delle 14 rilevate nell’analogo periodo dell’anno precedente (+71,43%).

Il fenomeno è in ascesa anche se si considerano le denunce complessive di infortunio: nel periodo compreso tra gennaio e marzo sono state 194.106, il 50,85% in più rispetto al periodo gennaio-marzo 2021. In questo caso, l’aumento riguarda sia la componente femminile, le cui denunce sono passate da 51.550 a 89.130 (+72,90%), sia quella maschile, con 104.976 denunce, 27.855 in più rispetto al 2021 (+36,12%).

A livello territoriale le denunce rilevate nei primi tre mesi dell’anno registrano, rispetto al 2021, aumenti del 64,28% per il sud, del 63,36% per il nord ovest, del 60,72% per le isole, del 51,25% per il centro e del 31,82% per il nord est. Il numero delle denunce è in aumento in tutte le regioni rispetto al 2021.

Incrementi maggiori si sono rilevati in Lombardia, con 14.254 denunce in più, in Veneto (+7.544). Tornando alle morti sul lavoro, e facendo un’analisi territoriale, si riscontrano aumenti per le isole (+87,50%), per il centro (+32,35%), per il nord est (+7,89%) e per il nord ovest (+4,26%). Diminuzioni si rilevano per il sud (-32,76%). Le regioni che mostrano aumenti sono: la Lombardia e la Toscana, con 8 casi in più, il Veneto (+6), la Sicilia (+4), la Sardegna e le Marche (+3), la Puglia (+2), la Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento (+1).

In controtendenza, mostrano diminuzioni: l’Abruzzo (-8), la Campania (-7), il Piemonte (-5), l’Emilia Romagna e il Molise (-3), la Liguria e la Calabria (-2), il Friuli Venezia Giulia e la Basilicata (-1). Infine, non si evidenziano variazioni nel Lazio, dove si sono rilevati 19 casi, come nel 2021, nella Provincia autonoma di Bolzano (4 casi) e in Umbria (2 casi).

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close