La Polizia sta eseguendo una serie di arresti e perquisizioni in provincia di Genova disposti dalla Dda nei confronti di una serie di soggetti da anni residenti in Liguria e ritenuti appartenenti alla ’Ndrangheta.
Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di rifiuti e droga, usura, riciclaggio e intestazione fittizia di beni. Nel corso delle indagini gli uomini della Squadra mobile di Genova e del Servizio centrale operativo hanno sequestrato armi e munizioni.
Tra gli otto arrestati anche il sindaco di Lavagna (Genova), Giuseppe Sanguineti, eletto in una lista civica, posto agli arresti domiciliari. In manette anche un consigliere comunale in carica eletto in una lista civica e un ex parlamentare della zona che non svolge pi alcun incarico pubblico. Anche nei loro confronti il Gip ha disposto gli arresti domiciliari. Nel corso dell’operazione sono anche stati sequestrati diversi beni mobili, immobili, depositi bancari e societ per un valore complessivo di circa due milioni, nella disponibilit di presunti affiliati alla ‘ndrina Roda-Casile di Condofuri (Reggio Calabria).
Sono inoltre stati messi sotto sequestro il sito di stoccaggio dei rifiuti di Lavagna (Genova), gestito dalla famiglia Nucera, e bar e chioschi gestiti da soggetti vicini agli arrestati, per irregolarit amministrative. Secondo gli inquirenti, i componenti della famiglia Nucera sarebbero a capo della struttura della ‘ndrangheta che opera nel levante ligure.
“Accertate gravi violazioni delle norme ambientali: gli appartenenti all’organizzazione criminale avrebbero sversato in discarica grosse quantit di rifiuti pericolosi ”
Durante le indagini gli investigatori hanno anche accertato una serie di gravi violazioni della normativa ambientale: falsificando i documenti, gli appartenenti all’organizzazione avrebbero sversato in discarica grossi quantitativi di rifiuti pericolosi.
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