• 25 Aprile 2024 13:25

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Morning Bell: i mercati rimbalzano dopo il selloff della scorsa settimana 

Giu 21, 2022

AGI – I mercati rimbalzano, dopo il selloff della scorsa settimana e la preoccupazione che la forte aggressività sui tassi delle banche centrali possa innescare una recessione globale.

In Asia le borse sono positive e a Wall Street i future salgono, dopo la chiusura festiva di ieri. Avanzano anche i future sull’EuroStoxx 50 dopo una seduta in rialzo.

Tokyo sale del 2,5%, mentre il premier Fumio Kishida annuncia che altri tre aeroporti regionali nipponici riapriranno ai voli internazionali a partire da luglio, sulla scia del miglioramento del quadro pandemico del Paese.

I tre aeroporti sono quelli di Sendai, Hiroshima e Takamatsu, che seguono la riapertura ai voli internazionali degli aeroporti di Naha e Nuova Chitose (Hokkaido), in programma alla fine di questo mese.

I principali hub aeroportuali del Paese – Narita, Haneda e Kansai – accettano già voli dall’estero.

La Borsa di Shanghai avanza e quella di Hong Kong cresce quasi del 2%. I future a Wall Street salgono di oltre un punto e mezzo percentuale e quelli in Europa di più di mezzo punto percentuale, dopo una sessione positiva.

Londra ha chiuso in rialzo dell’1,58%, mentre il Regno Unito si prepara al suo più grande sciopero ferroviario da trent’anni. 

Milano ieri ha terminato la sua corsa in aumento dello 0,99%, Francoforte a +1,06% e Parigi a +0,64%, all’indomani del secondo turno in Francia, che ha sancito la fine della maggioranza assoluta della coalizione che sostiene il presidente della Repubblica Emmanuel Macron. A tonificare i listini è intervenuta Christine Lagarde, secondo cui “al momento non si prevede una recessione nell’Eurozona”.

Ma soprattutto Lagarde è tornata a parlare dello scudo anti-spread sostenendo che lo strumento anti-frammentazione “sarà efficace, proporzionato e coerente con il nostro mandato: chi ha dubbi sulla nostra determinazione fa un errore”, ha assicurato mandando un chiaro segnale ai mercati. Nonostante le sue rassicurazioni è tornato ad allargarsi il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi, salito quasi a quota 195. Ben più consistente il rialzo del rendimento del decennale italiano, cresciuto al 3,689%.  

L’euro è in rialzo sopra 1,05 dollari e così lo yen, sopra 135. Questa settimana i principali market mover saranno le audizioni del presidente della Fed Jerome Powell che si terranno domani al Senato e giovedì alla Camera, il dato odierno sulle vendite di case Usa, per capire come va il mercato immobiliare a Stelle e Strisce e i Pmi europei e americani di giovedì prossimo, che anticiperanno i trend economici di giugno. Insomma, sarà una settimana interessante ma meno intensa di quella appena trascorsa.

“Per qualche mese – osserva Vincenzo Bova, strategist di Mts Capitalservice – i mercati tireranno il fiato, potranno rimbalzare un po’ ma senza andare troppo lontano. Le Borse sono in ‘bear market’ e ci resteranno, il che significa che di qui alla fine dell’anno qualsiasi rimbalzo sarà sfruttato alla lunga per vendere”.

Intanto sale la tensione tra Mosca e Vilnus. La Lituania applica le sanzioni Ue e ferma i treni diretti all’enclave russa di Kalinigrad: “È illegale, pronti a ricorre all’autodifesa”.

Il transito limitato, controreplica il ministro degli Esteri lituano,  Gabrielius Landsbergis, è dovuto “alle sanzioni europee che hanno cominciato a essere operative dal 17 giugno e che stiamo applicando seguendo le linee guida della Commissione europea”.

“Non tutti i beni sono colpiti dalle sanzioni. Circa il 50% è sulla nostra lista di transito”, precisa il ministro, sottolineando che l’oggetto della disputa è il trasporto su rotaia di prodotti siderurgici. Intanto in Francia è tutto in salita il compito di Macron dopo l’esito del secondo turno, anche se emergono le prime crepe nell’unione della gauche francese: oltre al Partito socialista, anche Europe-Ecologie-Les-Verts e Partito comunista si oppongono alla proposta formulata da Melenchon di formare un unico gruppo all’Assemblea nazionale.

E Marine Le Pen annuncia che non “riprenderà la guida” del Rassemblement National per consacrarsi alla presidenza del futuro gruppo RN all’Assemblea  Nazionale. Intanto si accelera l’iter per la candidatura dell’Ucraina nell’Unione europea. Ok di Berlino e giovedì il summit dei capi di Stato e di Governo.

Bce lavora a scudo anti-spread, Lagarde “Chi dubita sbaglia”

“Chiunque dubiti della nostra determinazione farebbe un terribile errore”. Parola di Christine Lagarde. A meno di una settimana dall’annuncio dello scudo anti-spread, la presidente della Bce è salita sul banco degli imputati della commissione Economica del Parlamento europeo difendendo in modo deciso le scelte prese e ribadendo che al centro del mandato di Francoforte c’è la stabilità dei prezzi dell’Eurozona, contro ogni rischio di rialzo degli spread.

Il nuovo scudo, allora, sarà “proporzionato e adeguato” alla sua missione, ha assicurato declinando ogni richiesta di rivelarne i dettagli. L’aumento dei tassi di interesse è “del tutto legittimo e necessario” ha detto la francese, prendendo in prestito le parole del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Quindi avanti sulla via del rialzo dello 0,25% a luglio e di un ulteriore aumento di egual misura a settembre, oltre il quale nuovi aumenti potrebbero essere appropriati se le prospettive di inflazione a medio termine persistono o peggiorano.

Francia: Macron perde la maggioranza, Le Pen vola

I risultati del secondo turno delle elezioni legislative per la nuova Assemblea nazionale scuotono la Francia. È durissima la sconfitta per il presidente Emmanuel Macron che non ha trovato alle urne la maggioranza “solida” che aveva auspicato. Lo spettro di un quinquennio nato morto è quello che potrebbe attendere la Francia, secondo Le Figaro.

I risultati finali secondo un conteggio completo consegnano a Ensemble! di Emmanuel Macron solo 245 seggi, numeri che vanno al di sotto della maggioranza assoluta di 289 necessaria per governare con tranquillità. Segue Nupes (il cartello delle sinistre guidato da Jean-Luc Melenchon) con 135 seggi e Rassemblement National di Marine Le Pen che ha messo a segno una svolta storica conquistando ben 80 seggi, arrivando quindi a 89 seggi. Les Republicains conquistano 61 seggi e il loro alleato Union des Dèmocrateset des Indèpendants 3, contro i cento della precedente legislatura.

Tutto questo mentre dal ministero dell’interno è risultata ancora alta l’astensione con un tasso del 53,77% e un’affluenza del 46,23% “Si tratta di una situazione senza precedenti” che “costituisce un rischio per il nostro Paese”, ha commentato il presidente del Consiglio, Élisabeth Borne. Per la prima volta in 20 anni, un presidente neoeletto non è riuscito a raccogliere la maggioranza assoluta nell’Assemblea nazionale, il che non fermerà l’agenda interna di Macron, ma farà crescere l’influenza del Parlamento dopo un primo mandato durante il quale lo stile di governo di Macron aveva per lo più emarginato i legislatori. 

Von der Leyen, “Ue non ricada nei combustibili inquinanti”

“Noi dobbiamo assicurarci che utilizzeremo questa crisi per andare avanti e non per avere una ricaduta nei combustibili fossili inquinanti. È una linea sottile e non è ancora certo che noi prenderemo la svolta giusta”. È quanto ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in un’intervista col Financial Times, soffermandosi sul ritorno temporaneo al carbone annunciato da alcuni Paesi europei – come Germania, Austria o Olanda – a seguito dei tagli ai flussi di gas da parte di Mosca.

 

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