• 28 Marzo 2024 9:25

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Morning bell: Cosa si aspettano i mercati

Giu 7, 2022

AGI – Dopo il rimbalzo di ieri, la paura dell’inflazione, della guerra e dell’aumento dei tassi torna a innervosire i mercati. In Asia i listini sono contrastati, mentre i future a Wall Street e in Europa arretrano e l’obbligazionario torna ad essere turbolento, in attesa di una settimana ‘calda’.

Nei prossimi giorni i principali market mover saranno i dati sull’inflazione Usa a maggio, in agenda per venerdì prossimo, la riunione della Bce di giovedì e, più in generale, le mosse delle banche centrali, che in questa fase decisamente piacciono poco ai mercati perche’ puntano a raffreddare i prezzi, rialzando aggressivamente i tassi.

Oltre alla Bce e, sullo sfondo, alla Fed, che ha già avviato le sue prime strette e ne prevede altre due a giugno e luglio di mezzo punto l’una, oggi la banca centrale australiana ha rialzato i tassi di mezzo punto percentuale, domani tocca a quella indiana e poi a quella polacca, pronte a rialzare anch’esse il costo del denaro.

Intanto nel Regno Unito Boris Johnson resta premier e supera lo scoglio del voto di fiducia, ma resta un”anatra zoppà, con il 40% dei parlamentari del suo partito che gli vota contro, una maggioranza ridotta all’osso e lo scandalo del Partygate che mina la sua credibilità di leader. A rendere poco stabile l’umore dei mercati c’e’ anche una crisi alimentare, che la la Fao e Wfp definiscono “imminente”, poiché, nonostante i tentativi di far ripartire i porti del Mar Nero, bloccati dalla guerra in Ucraina, la fame e il caro cibo “minacciano la stabilità” di oltre 50 Paesi poveri nel mondo. 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close