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Manovra, ecco i nuovi bonus edilizia per rilanciare il settore

Ott 17, 2016

MILANO – Il mattone si conferma come destinatario di un trattamento speciale da parte del governo, che nella Manovra approvata nel fine settimana ha confermato ed esteso i bonus dedicati alle ristrutturazioni. “Tra le molte misure che vanno in direzione della crescita e dell’equità sociale sottolineo, innanzi tutto, l’estensione della detrazione fiscale del 65%, il cosiddetto Ecobonus, per gli interventi di ristrutturazione edilizia ed efficienza energetica che sarà esteso a condomini e alberghi”, ha rimarcato ad esempio il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, a commento della legge di Bilancio.

Provvedimenti che vanno a interessare una filiera – quella dell’edilizia – che contribuisce per oltre un quinto al prodotto interno lordo italiano. E l’interesse dei cittadini non può che essere elevato: la proprietà immobiliare rappresenta circa il 60% della ricchezza delle famiglie. Un segmento che sta provando ad uscire da una difficilissima crisi, con segnali di vitalità: le compravendite di immobili residenziali risultano in aumento dal 2014, con un’accelerazione che arriva a toccare il 23% (anno su anno) nel secondo trimestre di quest’anno a livello nazionale.

Dati emersi in occasione della firma dell’accordo tra Intesa Sanpaolo e Assimpredil Ance per il rilancio del settore edile sul territorio delle tre province lombarde. Presenti all’incontro Gregorio De Felice, responsabile Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, Alessandro D’Oria, direttore regionale Milano Provincia di Intesa Sanpaolo, Roberto Mangiavacchi, vice presidente Assimpredil Ance con delega al Centro Studi e Marco Dettori, presidente Assimpredil Ance.

Proprio il capo economista di Intesa Sanpaolo, De Felice, ha presentato i fondamentali che sostengono in questo momento il mattone: recupero del reddito disponibile, minore incertezza sul futuro (date dalle migliori attese sulla disoccupazione e sul bilancio familiare), tassi sui mutui ai nuovi minimi storici. I flussi mensili di nuove erogazioni da parte delle banche, d’altra parte, sono in crescita costante e secondo gli agenti immobiliari, dal picco negativo del 2012 la difficoltà nel reperimento del mutuo incide sempre meno tra le cause di cessazione dell’incarico a vendere. In questo contesto, i prezzi sono ancora in calo: negli ultimi anni il prezzo delle abitazioni nuove aveva mostrato una miglior tenuta, ma nel secondo trimestre 2016 ha registrato un calo significativo (-2,3% a/a); diversamente, per le abitazioni esistenti, il prezzo si è stabilizzato rispetto ai trimestri precedenti e il calo su base annua è rallentato a -1,2% annuo, dopo una contrazione del 19,7% dal 2010 ad oggi.

Nonostante questo scenario in miglioramento, nel settore delle costruzioni la produzione continua ad arrancare. E “gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo sono l’unico comparto che continua a mostrare una tenuta dei livelli produttivi”, ha riassunto in una slide di presentazione De Felice. Dopo un 2016 di crescita degli investimenti in costruzioni inferiore alle attese, si prevede un rafforzamento nel 2017. Anche grazie al piano di sostegno entrato nella legge di Bilancio.

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