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Maggiore efficienza e prestazioni di poco superiori per le future CPU AMD Zen 3?

Nov 28, 2018

Nelle scorse settimane AMD ha tratteggiato le fattezze delle CPU EPYC di seconda generazione (“Rome”), parlato dell’architettura Zen 2 e di come vuole avvalersi del processo produttivo a 7 nanometri, introducendo il concetto di chiplet. L’azienda statunitense ha anche confermato che tutto procede per il meglio per quanto riguarda la roadmap, con lo sviluppo dell’architettura Zen 3 a 7nm+ che fila liscio e l’avvio dei lavori su Zen 4 (ma sappiamo che sta pensando anche su Zen 5).


In attesa di toccare con mano i prodotti Zen 2 nel 2019, il CTO dell’azienda Mark Papermaster si è lasciato andare su EE Times a qualche commento sul processo produttivo a 7 nanometri “plus” (7nm+) che sarà alla base delle CPU del 2020 come EPYC “Milan”. È troppo presto per qualsivoglia discorso sulle prestazioni che assicureranno i prodotti Zen 3 rispetto alla generazione precedente, ma un qualche indizio sembra darlo proprio Papermaster.

In merito ai 7nm+, ha commentato: “TSMC potrebbe aver misurato un dispositivo basilare, come un oscillatore ad anello. Le nostre dichiarazioni riguardano invece il prodotto reale. La Legge di Moore sta rallentando, i processi produttivi sono più costosi e non stiamo assistendo all’aumento delle frequenze a cui siamo abituati. Guardando al futuro, il processo a 7nm+ che usa la litografia ultravioletta estrema (EUV) punterà principalmente sull’efficienza con alcune modeste opportunità di aumentare le prestazioni“.

Papermaster sembra quindi ridurre le attese sulla seconda generazione dei 7 nanometri di TSMC, ma ciò non significa che i prodotti Zen 3 non avranno un buon aumento delle prestazioni. Non conoscendone l’architettura è prematuro fare proiezioni, ma probabilmente non si tratterà di un enorme passo avanti, visto l’apporto minore da parte del processo produttivo. Per i 7nm+, TSMC si attende il 20% di densità di transistor in più e una riduzione dei consumi tra il 6% e il 12% con la stessa complessità e frequenza. Come affermato però dal dirigente AMD, non è detto che questi numeri si traducano pari – pari sui chip reali.

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