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Aumentano le consegne di GPU nel terzo trimestre, ma soffrono le schede video desktop

Nov 28, 2018

Secondo l’ultima ricerca di mercato di Jon Peddie Research, Nvidia e AMD hanno registrato un calo delle consegne di schede video desktop su base annua pari al 16% nel terzo trimestre. Non è una novità, visto quanto dichiarato a margine delle rispettive trimestrali dalle due aziende sugli effetti dello sgonfiamento del fenomeno del mining delle criptovalute con le GPU.

Nvidia ha parlato di un eccesso di GPU mainstream, in particolare la GeForce GTX 1060, cosa che l’ha portata a bloccare nuove consegne per permettere ai partner di portare l’inventario su livelli più consoni nell’arco di circa sei mesi. Prima di questa mossa però Jon Peddie Research ha registrato un aumento delle consegne (complessive) da parte della casa di Santa Clara rispetto al secondo trimestre del 4,3%.


Il dato sale al 6,5% per AMD, malgrado anche Lisa Su abbia parlato di un’eccedenza di schede Radeon. Secondo gli analisti, l’aumento generale delle consegne di GPU (+10,6% sul secondo trimestre) è attribuibile principalmente a Intel e alle vendite di CPU con grafica integrata (+13,1%), che hanno compensato il calo del 3,54% delle GPU dedicate (non solo desktop, ma anche notebook).

Di conseguenza secondo Jon Peddie AMD ha perso lo 0,6% di quota di mercato rispetto al trimestre precedente, Intel l’ha aumentata dell’1,5% e Nvidia ha lasciato sul campo il restante 0,97%.


Ci troviamo quindi di fronte a uno scenario con diverse sfaccettature a seconda che si guardi il trimestre precedente o lo stesso periodo dell’anno scorso, ma anche il singolo segmento di mercato. Le consegne di GPU rispetto al Q3 2017 hanno registrato un calo del 2,2%, mentre le schede video desktop hanno arretrato del 19%. In aumento invece del 7% le consegne di GPU per notebook.

“L’effetto del mining di criptovalute sulle vendite di GPU dedicate per desktop è alle spalle, e ha lasciato AMD e Nvidia con un eccesso di prodotti sul canale e le vendite ne hanno risentito”, ha commentato Jon Peddie. “L’aumento delle tasse negli Stati Uniti sui prodotti dalla Cina ha avuto un effetto limitato che potrebbe farsi peggiore nel Q4. Il calo del mercato azionario statunitense ha portato consumatori e imprese a bloccare gli acquisti. Tutto questo ha contribuito a una vendita rallentata delle scorte nel canale, e questo ha ridotto la domanda da parte dei fornitori”.

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