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L’Italia è uno degli obiettivi preferiti dagli hacker

Feb 28, 2023

AGI – L’Italia è uno dei paesi più bersagliati dai criminali informatici, presentando una quota del 3,26% dei dispositivi mobili e del 10,74% dei pc fissi che sono stati infettati da malware (fonte: Comparitech). Questo dato è notevolmente superiore a quello fatto registrare da altre grandi economie europee come Germania, che presenta un 1,63% di infezioni sul mobile e 4,94% da PC, e Francia, 2,56% mobile e 6,71% PC. Lo scrivono i ricercatori dell’Istituto per la competitivita’ che oggi a Roma hanno presentato un rapporto del titolo “L’ecosistema italiano della sicurezza informatica tra regolazione, competitivita’ e consapevolezza”.

Lo studio del think tank guidato dall’economista Stefano da Empoli ha fornito una panoramica sullo stato dell’arte della cybersecurity in Italia e in Europa, dall’esame del quadro normativo italiano ed europeo alla ricognizione sul numero e sull’entita’ degli attacchi informatici, passando per l’approfondimento delle competenze nel pubblico e nel privato e all’offerta formativa in materia. Nel 2021 le pubbliche amministrazioni sono risultate l’obiettivo privilegiato dei cybercriminali, attirando il 69% delle azioni ostili accertate in Italia: un dato che, seppure in calo, rende l’idea dell’importanza di innalzare le difese cibernetiche della PA.

Gli enti più colpiti sono le amministrazioni statali, diventate il target di più della meta’ degli attacchi individuati (56%), precedendo gli enti locali (20%). Inoltre, è proseguito anche nel 2021 il trend riguardante le azioni malevole dirette a strutture sanitarie pubbliche, passate dal 4% al 10%. Riguardo al settore privato, secondo I-Com i soggetti che hanno subito il maggior numero di azioni ostili sono quelli del comparto energetico, la cui quota è passata dal 2% del 2020 al 24% del 2021, seguiti dalle TLC che si sono attestate sul 12% (+10 punti percentuali). A crescere sono anche gli attacchi sferrati verso le organizzazioni appartenenti al settore dei trasporti (+8 punti percentuali) e al farmaceutico/sanitario (+2 punti percentuali).

Tendenza opposta è invece quella fatta registrare dalle infrastrutture digitali/servizi IT e dal bancario, che passano entrambi dall’11% al 6%. Si legge ancora nel rapporto I-Com: se da un lato la trasformazione digitale ha aperto un nuovo mondo di opportunita’ per individui e imprese, dall’altro ha fatto si’ che anche persone senza alcun rudimento riguardo il funzionamento delle nuove tecnologie si affacciassero ai canali digitali, esponendosi a nuove minacce come il cyber-crime. Gran parte della popolazione italiana risulta ancora ampiamente impreparata ad affrontare problematiche di sicurezza informatica.

Sulla base dei dati raccolti dal Censis, solo il 24,3% dichiara di avere una buona conoscenza di cosa si intende per cibersicurezza, laddove il 58,6% risulta averne ha un’idea approssimata ed il restante 17,1% è completamente a digiuno. Tuttavia, il 64,6% è stato bersaglio del cosiddetto fenomeno del phishing, la ricezione di mail ingannevoli volte a truffare i malcapitati inducendoli a rivelare informazioni personali sensibili. Un ulteriore 44,9% della popolazione italiana – si legge ancora sul rapporto – ha avuto un PC o un laptop infettato da un virus informatico. Per I-Com sembra mancare un’adeguata consapevolezza sui pericoli informativi da parte sia delle popolazione che delle imprese. Colpisce a quest’ultimo riguardo che praticamente un’azienda su due (il 48%) reputi la cybersecurity un tema poco importante o per nulla rilevante (fonte: ISTAT).

Il rapporto sottolinea come le iniziative volte a sensibilizzare cittadini e imprese sul tema sembrano, seppur lodevoli, ancora relativamente poche e spesso messe in campo solo da aziende private che faticano ad estendere la partecipazione ad un più ampio ecosistema. Queste attivita’ andrebbero intensificate, con una più intensa collaborazione pubblico-privato e un coordinamento centralecapace di poter mettere a fattore comune gli sforzi e poter aspirare in questo modo a raggiungere risultati effettivi per il paese con il coinvolgimento di una parte sempre più ampia della popolazione nazionale.

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