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L’economia britannica è in via di ripresa ma il rialzo dei tassi fa paura

Ott 14, 2021

AGI – L’economia britannica è tornata a crescere ad agosto dopo essersi contratta per la prima volta in sei mesi a luglio, ma sembra che la Banca d’Inghilterra non cambi idea di fronte ai nuovi dati e decida lo stesso di rialzare i tassi di interesse prima della fine dell’anno.

Il Pil è cresciuto dello 0,4% in agosto dopo che è stato rivisto al ribasso al -0,1% a luglio (dal +0,1%), in piena ondata da variante Delta. L’andamento del Pil però è ancora inferiore dello 0,8% rispetto al periodo precedente della pandemia.

Su base annua il Pil è salito del 6,9% contro il +6,7% atteso. “L’economia ha ripreso ad agosto, mentre bar, ristoranti e festival hanno beneficiato del primo mese completamente senza restrizioni Covid-19.

Il timore per l’inflazione

Nonostante l’andamento positivo del Pil a settembre, gli analisti sono preoccupati dall’impatto delle difficoltà della catena di approvvigionamento che stanno spingendo in rialzo l’inflazione danneggiando la crescita. La BoE sembra essere la prima grande banca centrale ad aumentare i tassi di interesse dall’inizio della pandemia.

Gli investitori scommettono su un aumento allo 0,25% entro la fine di dicembre, dal suo minimo storico dello 0,1%. Complessivamente, l’economia britannica si è ridotta del 9,7% nel 2020, il suo calo più grande in 300 anni e corrispondente al declino annuale nel 1921, quando l’economia era ancora alle prese con i costi della prima guerra mondiale.

La ripresa di quest’anno è stata quindi rallentata a causa della variante Delta e al caos della catena di approvvigionamento globale che in Gran Bretagna è stato esacerbato dalle nuove restrizioni post-Brexit sul commercio e l’immigrazione. Nonostante le carenze di chip che avevano creato problemi alle case automobilistiche si sono in parte attenutate ad agosto, aiutando la produzione a tornare alla crescita, la produzione di auto era ancora più del 14% sotto il picco di febbraio.

Le carenze della catena di approvvigionamento

Si sono fatte sentire maggiormente nell’edilizia, dove la produzione è scesa per il secondo mese consecutivo a causa dell’aumento dei costi e delle carenze di acciaio, cemento, legname e vetro.

È peraltro probabile che l’economia abbia subito un ulteriore colpo a settembre a causa delle carenze temporanee di carburante in molte stazioni di servizio in Inghilterra – causate dalla mancanza di autisti – e dell’aumento dei prezzi del gas naturale. Alla luce di ciò, molti economisti ritengono che sia affrettato un rialzo dei tassi da parte della Banca centrale.

Per Samuel Tombs, economista di Pantheon Macroeconomics, la modesta crescita del Pil ad agosto dovrebbe far capire meglio che l’economia non ha bisogno di essere raffreddata immediatamente aumentando i tassi di interesse. Il Pil dovrebbe crescere di un 2,2% (a questo punto improbabile) a settembre per eguagliare la previsione della BoE fatta ad agosto di una crescita del 2,1% nel terzo trimestre. 

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