Le emozioni fanno le capovolte sul suo viso: Niccol Campriani non ci crede ancora, svegliatelo, oro ai Giochi di Rio nella carabina 50 metri 3 posizioni e bissa il titolo olimpico di Londra 2012. Dopo il primo posto di luned scorso nella carabina ad aria 10 metri maschile, l’atleta era arrivato a questa gara, la sua per eccellenza delle tre che ha disputato a Rio, sfiancato dalla altalena di sentimenti di questi giorni: la sua vittoria di luned, il quarto, amarissimo posto della fidanzata Petra Zublasing nella carabina 50 metri tre posizioni, la gara di venerd nella carabina a terra.
Non era nelle migliori condizioni emotive. L’aveva detto lui stesso: Sono giorni da montagne russe, nelle ultime tre notti ha dormito dieci ore. Ho cercato di trovare un po’ di tranquillit correndo sulla cyclette come un criceto.
Questo oro bellissimo, sul filo del rasoio, conquistato decimo su decimo, racconta un atleta che ha dimenticato la paura e la tensione e ha trovato una bolla di perfezione per essere il migliore.
La mattinata era cominciata con le qualifiche e con i brividi: Campriani si era qualificato alla finale come ottavo e ultimo, con tre 8 arrivati negli ultimi colpi. A salvarlo, a parit di punteggio rispetto all’ucraino Petar Gorsar il maggior numero di mouche (62 a 55), cio i 10,9, il punteggio pi alto che si pu realizzare.
Arrivato in finale, tornato a essere il Campriani robot infallibile: stata una gara di alto livello, con i due russi, Sergey Kamenskiy e Fedor Vlasov, che sparavano 10 su 10 e tallonavano Niccol nel punteggio. Nelle sei serie, tre in ginocchio e tre a terra, i tre si sono alternati in testa divisi da decimi di punto. Poi, nelle due serie in piedi, la specialit di Campriani, l’azzurro scivolato al secondo posto, sparando con una grande regolarit. Nessuno 10,9, ma tanti 10 e dintorni.
Era il momento dei colpi a eliminazione diretta: ogni atleta spara un colpo, chi ha il totale pi basso esce. Il primo colpo a eliminazione un 10,3 che riporta Niccol in vetta, poi un 8,7 con la tensione che scende e chiss dove va, con Kamenskiy, 29 anni, che fa 9,7 e torna in vetta, con il tedesco Link che esce dalla gara. Al terzo colpo un 10,5 per Niccol e 10,4 per il russo, con il tedesco Brodmeier fuori; al quarto colpo 9,1 per l’azzurro e 9,6 per il russo, sempre davanti, con il francese Alexis Raynaud fuori e medaglia di bronzo. L’ultimo colpo, il 45 della giornata, decide l’oro: 449, 6 punti per Campriani, 450,2 per Kamenskiy. Spara prima Niccol: solo 9,2, e il poligono sobbalza di delusione, ma il russo fa 8,3, e l’oro italiano.
l’immenso questo titolo olimpico di Niccol Campriani, due medaglie a Londra, due qui, ma la tranche agonista lo blocca quasi. Sul podio sussurra appena l’inno, si sfiora il capo, come dire “ma che sta succedendo, per me questo inno?”. per Niccol, l’ingegnere che si costruisce la morsa per le cartucce, l’atleta dal sorriso timido, dalle parole misurate, e anche per Petra, la sua fidanzata. Niccol, rompendo con molto discrezione il cerimoniale, raggiunge Petra che lo segue e lo fotografa affacciata alla balaustra che contiene il pubblico, la bacia e la abbraccia, quasi a dire: “E’ per te, amore mio”. E’ un oro di gioia.
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