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Le Borse Ue si indeboliscono dopo i record di Wall Street. Il petrolio prova a rafforzarsi

Nov 16, 2016

MILANO – Ore 10:15. I listini europei trattano in cauto rialzo dopo le chiusure positive dei listini asiatici, mentre il dollaro si prende una pausa nel mezzo del rafforzamento che ha portato gli analisti a parlare nuovamente della possibilità di uno scambio alla pari con l’euro. Si segnala poi il tentativo di recupero del petrolio, con i produttori Opec impegnati a distribuire la dose di tagli alla produzione per ridare ossigeno alle quotazioni. Milano segna +0,5%, Parigi aggiunge lo 0,2% mentre Londra e Francoforte restano aggrappati alla parità.

La vittoria di Donald Trump alle elezioni ha generato una fuga dai bond, con relativo rialzo dei rendimenti, mentre le azioni sono salite come il dollaro, sulla speculazione che i suoi programmi economici faranno schizzare investimenti e inflazione. La Federal Reserve sarebbe così chiamata a un’accelerazione del programma di rialzo dei tagli. Non a caso, ormai le possibilità per una stretta monetaria a dicembre sono date vicine al 100%. Domani la numero uno Janet Yellen terrà la sua consueta audizione davanti al Congresso Usa e probabilmente darà ulteriori indicazioni al riguardo.

Borse in cauto rialzo al traino di Wall Street. Il petrolio prova a rafforzarsi

Le chances di innalzamento dei tassi Fed a dicembre: mai così alte come in queste ore

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Lo spread tra Btp e Bund torna sopra 170 punti dai 165 della chiusura di ieri anche se si mantiene sotto i massimi degli ultimi giorni. Il rendimento è nuovamente sopra il 2% (2,011%) in attesa di conoscere i giudizi della Commissione Ue sulla Manovra italiana: si va verso un ok con rinvio del giudizio definitivo ai prossimi mesi, in attesa di vedere gli sviluppi economici e politici del Belpaese. Da segnalare anche il tasso di disoccupazione per il Regno Unito.

La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in positivo, sostenuta dal rialzo delle quotazioni del greggio, +6% negli scambi a Wall Street, e la progressiva svalutazione dello yen: l’indice Nikkei chiude con un aumento dell’1,10% a quota 17.862.21, con un guadagno di 194 punti. Sul mercato valutario lo yen consolida la fase di deprezzamento sulle principali valute, superando quota 109 sul biglietto verde e 117 sull’euro. Euro poco mosso sul dollaro sulle piazze asiatiche: il cambio con il biglietto verde si attesta a 1,0745, sui livelli della chiusura di new york e delle rilevazioni della Banca centrale europea di ieri.

Ieri Wall Street ha proseguito i rialzi con l’indice Dow Jones che ha messo a segno il suo quarto record consecutivo grazie anzitutto al traino fornito dai titoli tecnologici e dell’energia: ha guadagnato a fine seduta lo 0,29% a 18.923,06 punti. Gli altri principali indici hanno a loro volta marciato verso l’alto, con lo S&P500 salito dello 0,75% a 2.180,39 punti e il Nasdaq lievitato dell’1,1% a 5.275,62.

Sul fronte delle materie prime oggi il petrolio è stabile a 45,84 dollari per il barile Wti e a 46,98 dollari per il Brent. L’oro è in leggero calo (-0,13%) sui mercati asiatici a 1.227,21 dollari.

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