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Le 20 scoperte scientifiche del 2016 quasi a nostra insaputa

Dic 27, 2016

Fine anno è il classico momento in cui si tirano bilanci di quanto accaduto nel mondo negli ultimi 12 mesi. Si fa in politica, in economia, in tecnologia e quasi tutti gli ambiti. Per la tecnologia vi diamo appuntamento come da tradizione al nuovo anno, con le nostre apprezzatissime classifiche di top e flop (ci penseremo a mente serena, quando avremo digerito panettoni e mapazzoni vari, o rischiamo di dare giudizi troppo acidi!). Ignoreremo Trump, Brexit, referendum e qualsiasi argomento di ispirazione politica perché vogliamo farci (e farvi) il regalo di goderci i vostri commenti, e non di doverli moderare!

Alla fine abbiamo deciso di onorare questa tradizione in maniera un po’ naif, con una classifica fra il serio e il faceto che tira in ballo diversi aspetti della Scienza, in particolare con una selezione di fatti che non conoscevamo a inizio 2016 e che invece adesso sono ormai delle certezze (o meglio, lo sono fino a prova contraria).

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  1. Le onde gravitazionali sono reali. Più di 100 anni dopo che Einstein le prevedette come conseguenza della Relatività Generale, i ricercatori di LIGO hanno finalmente rilevato le increspature nello spazio tempo. In tutto per ora sono state osservate tre onde.

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  1. I bradipi quasi muoiono ogni volta che fanno i bisogni (quelli grossi) e a giudicare dalle rilevazioni sembra che l’operazione sia una tortura particolarmente dolorosa per questi simpatici quadrupedi. Il dettaglio più curioso è che uno scienziato (o un team di ricercatori) ha trascorso il suo tempo spiando i bradipi nel “momento del bisogno”, facendo questa scoperta. Abbiamo un serio candidato alla vittoria dei premi Ig Nobel.
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  1. Si può vivere per più di un anno senza un cuore nel nostro corpo. L’ha dimostrato Stan Larkin, un 25enne in attesa di trapianto che ha vissuto per 555 giorni con un cuore artificiale alloggiato in uno zaino, e che pompava il sangue all’interno del suo corpo per tenerlo in vita.

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  2. È possibile vivere una vita normale senza il 90 percento del proprio cervello. Questa scoperta non ci stupisce più di tanto, basta fare un giro sui social network (o tra i commenti di alcuni giornali online) per rendersi conto che per molti utenti è così. Anzi, a volte viene il dubbio che anche il rimanente 10 percento della massa cerebrale sia nascosta da qualche parte. Probabilmente in soffitta, o in un cassetto polveroso.

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  3. Ci sono sinistri suoni metallici provenienti dalla Fossa delle Marianne, il punto più profondo sulla superficie terrestre. Dopo varie ricerche gli esperti dell’Oregon State University’s Hatfield Marine Science Center sono giunti alla conclusione che potrebbe trattarsi del richiamo d’amore delle balenottere minori (Balaenoptera acutorostrata).

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  4. Il reattore a fusione nucleare Wendelstein 7-X stellarator (W7-X) in fase di sperimentazione in Germania funziona davvero, e potrebbe essere la chiave per avere energia pulita e illimitata. Dopo 19 anni di lavori, i primi risultati pubblicati su Nature Communications dimostrano che non solo funziona, ma lo fa anche con “una precisione senza precedenti”.

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  5. C’è un pianeta simile alla Terra a “soli” 4,2 anni luce di distanza da noi, nella zona abitabile di Proxima Centauri. È circa 1,3 volte più massiccio della Terra, il che suggerisce che si tratta di un mondo roccioso. Si trova a soli 7,5 milioni di chilometri dalla sua stella e completa un’orbita ogni 11,2 giorni terrestri; è probabile che sia in rotazione sincrona, il che significa che mostra sempre la stessa faccia alla sua stella, proprio come la Luna con la Terra. Se state pensando di trasferirvi lasciate perdere: per quanto sia vicino, non è dietro l’angolo!

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  1. La Terra ha un secondo satellite, una mini-luna che orbita attorno al nostro pianeta. Si tratta del “quasi-satellite” 2016 HO3, ha dimensioni stimate comprese tra 40 e 90 metri. È troppo lontano per essere considerato una vera e propria “piccola Luna”, ma non si discosta mai molto dal nostro pianeta, e così sarà per svariati secoli a venire.

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  2. Ci potrebbe essere un nono pianeta del nostro Sistema Solare. Non stiamo parlando di Plutone, ma del Pianeta Nove, 10 volte più massiccio della Terra e distante dal Sole fra 200 e mille Unità Astronomiche (ossia fra 200 e mille volte la distanza che separa Terra e Sole, che è di circa 150 milioni di chilometri) che dovrebbe impiegare fra i 10 e i 20 mila anni terrestri per completare una rivoluzione attorno al Sole.

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  3. La prima testimonianza scritta sulle leggi che governano l’attrito era nascosta all’interno di scritti di Leonardo da Vinci. Le pagine in cui lo studioso italiano annotò le sue prime ricerche sull’attrito risalgono infatti al 1493, ma fino a quest’anno nessuno si era reso conto della loro importanza: contengono schemi e descrizioni validi ancora oggi. Chissà a cosa stava pensando il direttore del museo che nel 1920 liquidò quelle pagine come “scarabocchi irrilevanti”.

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  4. Vi siete mai interrogati sulla forma e le dimensioni delle orecchie di un corvo? No, neanche noi, ma ora sappiamo che questi grossi pennuti hanno orecchie grandi e terrificanti. No, non stiamo parlando di un padiglione auricolare in stile Dumbo, ma di una fessura scura in mezzo a una sorta di bottoncino posizionato vicino agli occhi. Considerando che le orecchie dei volatili permettono di rilevare la provenienza di un suono con estrema precisione, molto probabilmente in questo momento c’è un corvo offeso che sta sentendo i vostri versi di disgusto. Siete delle brutte persone!

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  5. Il più grande numero primoconosciuto è 2 74.207.281 – 1, ed è composto da 22 milioni di cifre. Quest’anno un altro numero primo è stato protagonista: è “solo” il settimo per lunghezza, con 4 milioni di cifre, ma è un elemento determinante per risolvere il problema di Sierpinski. Il nuovo numero è infatti un numero che soddisfa la relativa equazione, e ha permesso di ridurre a cinque i candidati per la soluzione definitiva. Se pensate di poter risolvere il problema fatevi avanti!

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  6. Due dati su tutti per capire la misura del problema del surriscaldamento globale: il Polo Nord si sta lentamente muovendo verso Londra, e quest’anno la Terra ha perso abbastanza ghiaccio marino da poter coprire l’intera India.

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  7. L’intelligenza artificiale ha battuto l’uomo a Go. Il punteggio definitivo su cinque match è stato di 4 a 1 per il computer, e a soccombere è stato Lee Sedol, campione del mondo in carica di Go, un complesso gioco da tavolo in cui serve una buona dose di strategia per vincere.

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  8. I tardigradi possono resistere ad anni di congelamento, sopravvivere nello Spazio, resistere a temperature e pressioni altissime, affrontare la disidratazione e resistere a livelli di radiazioni che ucciderebbero qualsiasi altra forma di vita. Quest’anno gli scienziati hanno scoperto la ricetta dei suoi super poteri.

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  1. Ci sono due stati di acqua liquida. L’hanno scoperto dei ricercatori della Oxford University, secondo cui questa scoperta sarà importante per capire meglio i meccanismi con cui alcune proteine causano malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

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  2. I nuclei atomici a forma di pera esistono. Erano previsti dal Modello Standard della Fisica, ma non erano mai stati osservati in precedenza. La scoperta permette di comprendere qualcosa in più sulla forza nucleare forte.

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  3. I dinosauri avevano code di morbide piume. La sensazionale scoperta arriva da un esemplare di ambra che racchiude al suo interno piume preistoriche. Ora manca solo che un eccentrico scienziato decida di aprire un parco a tema e presto potremo vedere questi antichi predatori in tutta la loro maestosità piumosa.

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  4. Un terzo degli abitanti del Pianeta non potrà più vedere la Via Lattea dal luogo in cui vive. Colpa dell’inquinamento luminoso e dell’eccesso di uso di luce elettrica durante la notte. Il problema riguarderà gli abitanti delle regioni più pesantemente industrializzate, ossia il 60 percento degli europei e l’80 percento degli abitanti dell’America del Nord. Stiamo pensando di trasferirici in Australia.

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  5. Il motore impossibile, l’EM Drive, secondo alcuni test condotti dalla NASA funziona ed è capace di fornire una spinta nel vuoto degna di nota. Stando alla documentazione ufficiale sarebbe in grado di generare una spinta nel vuoto con un rapporto di potenza di 1,2 ± 0,1 millinewton per kilowatt.

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