finito. Ma diciamo la verit, pi che il quinto scudetto della Juventus, scontato come la vittoria della Lega e la discesa dei Cinque Stelle, la vera bellezza del campionato che va in archivio stato il finale. Folle, palpitante, quasi demenziale. A parte il fantastico exploit dell’Atalanta come non ringraziare l’Inter per tutte straripanti emozioni che ci ha regalato nelle ultime settimane?
Ci vuole talento, creativit, pazzia pura, per inventarsi un finale come quello di San Siro: con 70mila tifosi nerazzurri rauchi di felicit per aver battuto l’Empoli, tenace e coraggioso, ma pur sempre l’Empoli. Con Mauro Icardi, ancora lui, che sbaglia un rigore che avrebbe chiuso la partita. Con il portiere Handanovic migliore in campo. Con Nainggolan, bad boy ritornato figliol prodigo, che realizza il gol della vittoria.
E ora come faremo senza il doloroso ghigno di Spalletti, senza i suoi commenti indecifrabili? Un po’ come la Gran Bretagna, senza Theresa May. Meno male che ci rimarr l’inossidabile Rino Gattuso, fuori dalla Champions, ma unico pilastro di un Milan dove saltano tutti tranne lui. Altro che calcio inglese! Altro che Pep Guardiola! Come si diceva negli anni Ottanta, questo ancora il campionato pi bello del mondo.
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