Prende corpo la nuova Guardia presidenziale del Governo di unit nazionale presieduto da Fayez al Sarraj in Libia. Con un decreto firmato ieri sera, il Consiglio presidenziale ha finalmente nominato il Comandante della Guardia presidenziale nella persona del colonnello Najmi Ramadan Khair Al Nakua. Si tratta di un ufficiale originario di Garian (a sud di Tripoli) e la sua candidatura stata fortemente caldeggiata dal colonnello Salem Juha, prezioso “pontiere” tra gli elementi vicini al Generale Haftar di Tobruk e i misuratini. Al Nakua sar affiancato da due vice (piu’ anziani), i colonnelli Mohammed Abu Bakr Laqri e Ibrahim Ahmed Abdullah Bilad.
Aumenta il margine di autonomia del governo Serraj
La nomina servir per rendere operativa la Guardia presidenziale quale primo nucleo delle nuove forze di sicurezza libiche consentendo al Governo Serraj di rendersi piu’ autonomo rispetto alle milizie misuratine. I componenti della Guardia verranno addestrati dai Carabinieri italiani in Italia e in Libia come richiesto da Serraj secondo modalit ancora da concordare. Gi firmata invece dieci giorni fa a Roma l’accordo per l’addestramento da parte della nostra Marina Militare della nuova Guardia costiera libica. I primi commenti raccolti da accreditati ambienti libici e delle Nazioni Unite sulla nomina di Al Nakua sono stati molto positivi. Si tratta di un comando formato da personalit equilibrate che dovrebbero avviare il reclutamento e richiedere appunto il training ai Paesi amici a cominciare dall’Italia. Sul piano politico questo passaggio potrebbe indebolire la retorica sui pericoli della capitale in balia delle milizie e permettere al Consiglio presidenziale di presentarsi ai prossimi appuntamenti internazionali con un altro importante obiettivo conseguito. Risulta peraltro che la nomina (frutto di lunghe trattative) abbia visto il consenso di tutti i membri del Consiglio presidenziale tranne naturalmente i due assenti per scelta (Omar Al Aswad e Ali Ghatrani).
A Misurata il nuovo carico di medicinali e aiuti dall’Italia
Si tratta anche del primo passo di avvicinamento concreto per finalizzare la nuova missione internazionale Liam di assistenza alla Libia sotto l’egida delle Nazioni Unite. giunto infine oggi a Misurata a bordo di un C130 dell’Aeronautica militare un nuovo carico di medicinali e aiuti di emergenza. E sta intanto procedendo il lavoro per realizzare a breve l’ospedale da campo italiano nell’area dell’aeroporto di Misurata come richiesto dal Governo Serraj.
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