• 5 Maggio 2024 19:58

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

– IlGiornale.it – ilGiornale.it

Set 8, 2019

È rottura, a sorpresa. Donald Trump ha deciso di cancellare il vertice segreto che avrebbe dovuto avere con il leader dell’Afghanistan, Ashraf Ghani, e i talebani. Lo ha fatto sbattendo bruscamente la porta dopo un lungo anno di delicate mosse diplomatiche tese a mettere fine a una della guerre più lunghe che gli Stati Uniti abbia mai combattuto.

Per oggi, si viene a sapere dalla Casa Bianca, erano stati pianificati colloqui con le due parti in causa. Si sarebbe trattato di faccia a faccia separati, ma comunque importanti per riuscire a raggiungere (prima o poi) la pace in quel Paese. A far cambiare idea a Trump è stata la persistente campagna di attacchi terroristici condotta dai talebani che di fatto li ha resi partner inaffidabili agli occhi dell’amministrazione statunitense. “All’insaputa di quasi tutti, i principali leader talebani e, separatamente, il presidente dell’Afghanistan, mi avrebbero incontrato segretamente a Camp David domenica”, ha spiegato il presidente americano in un tweet. “Purtroppo, per costruire una posizione negoziale, hanno ammesso di aver subito un attacco a Kabul che ha ucciso uno dei nostri grandi soldati e altre undici persone”. Da qui la decisione di cancellare “immediatamente” gli incontri nella residenza del Maryland e annullare “le trattative di pace. “Che tipo di persone ucciderebbero così tante persone per rafforzare apparentemente la loro posizione negoziale? – si è chiesto il tycoon – non lo hanno fatto, hanno solo peggiorato le cose”.

Nell’attacco di giovedì scorso, a Kabul, sono rimasti uccisi un soldato americano e un altro membro del servizio della Romania. L’esplosione di un’autobomba è deflagrata così sul piano per il ritiro delle migliaia di truppe statunitensi in Afghanistan e soprattutto sull’incontro segreto con i talebani a Camp David mandando in fumo qualsiasi passo avanti fatto negli ultimi mesi. Durante i nove cicli di colloqui avuti con i talebani da un anno a questa parte, Zalmay Khalilzad, il diplomatico statunitense di origine afgana, sarebbe riuscito a raggiungere un accordo “in linea di principio” con quelle forze talebane che hanno governato gran parte dell’Afghanistan dal 1996 al 2001.

La bozza dell’accordo prevederebbe il ritiro di circa cinquemila dei circa 13mila soldati americani presenti nelle cinque basi in Afghanistan. I talebani, invece, avrebbero acconsentito a rinunciare a qualsiasi rapporto con al Qaeda, a combattere i tagliagole dello Stato islamico e a impedire ai terroristi islamici di usare l’Afghanistan come un rifugio sicuro.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close