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Il segnale che il mercato dell’auto è in crisi nera

Nov 3, 2021

L’UNRAE ha diffuso i dati delle immatricolazioni in Italia nel mese di ottobre 2021. Ancora una volta il mercato mostra una profonda piaga, quella della crisi provocata dalla difficile situazione della pandemia di Covid-19 iniziata lo scorso anno, che purtroppo ancora oggi si porta dietro degli strascichi senza precedenti.

Il numero di immatricolazioni nel mese di ottobre si è attestato a quota 101.015, con un calo del 35,7% rispetto alle 157.188 dello stesso mese del 2020. Si tratta di una diminuzione importante, di quasi ben 360.000 auto in tutto nei primi dieci mesi rispetto allo stesso periodo del 2019. Oltre ai danni provocati dalla pandemia, purtroppo oggi la situazione continua ad essere drammatica per il mercato a causa della crisi dei semiconduttori, di cui abbiamo già molto parlato.

Mancano i microchip indispensabili per la produzione di nuove auto, e quindi le Case si trovano in grande difficoltà, con un grave ritardo nelle consegne dei nuovi veicoli venduti. Non si prevede purtroppo nessun miglioramento a breve termine, l’ipotesi è anzi quella di chiudere il 2021 con un volume totale che non va oltre 1.500.000 unità; si tratta di 417.000 auto in meno rispetto al 2019, in epoca pre-Covid, con un calo del 21,7%.

Facciamo un focus sugli incentivi auto, che chiaramente hanno contribuito e continuano a contribuire al miglioramento della situazione del mercato auto, spingendo in qualche modo le vendite, soprattutto per quanto riguarda i veicoli elettrici e ibridi. In effetti, nel mese di ottobre, i modelli ‘alla spina’ hanno registrato una quota del 12% (7% le EV, 5% le ibride plug-in) e del 35,2% invece le ibride (8,2% per le full hybrid e 27% per le mild). Bonus ed Ecobonus hanno chiaramente carattere emergenziale, anche se purtroppo non sono riusciti a spingere la ripresa del mercato, o almeno, non quanto si sperava.

Secondo Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia, purtroppo “non è più la domanda di auto nuove in crisi: questo è diventato un mercato guidato dall’offerta (scarsa) che nessun incentivo potrà risollevare finché durerà la crisi di produzione di componentistica essenziale”.

Anche il presidente dell’UNRAE, Michele Crisci, la pensa allo stesso modo: “In questa situazione suscita forte sconcerto l’assenza nella bozza di Legge di Bilancio di qualsiasi misura per l’automotive, nonostante alcuni ministri abbiano assicurato un imminente piano triennale di sostegni. Noi continuiamo a contare sulla manovra finanziaria come strumento idoneo per un intervento strategico di medio periodo secondo le tre direttrici indicate da UNRAE: rifinanziamento dell’Ecobonus; revisione della fiscalità, in particolare per la categoria delle auto aziendali; un piano per lo sviluppo capillare ed omogeneo sul territorio delle infrastrutture di ricarica, con stazioni ad alta potenza nelle autostrade”.

Tornando al numero delle auto vendute, se abbiamo assistito ad una buona crescita delle auto elettriche e ibride, non possiamo che notare invece il continuo declino delle motorizzazioni diesel e benzina, oggi in calo, penalizzate anche dall’aumento dei prezzi del carburante, che non dà tregua ed è molto pesante per le tasche degli italiani. Anche il mercato delle vetture usate è in crisi (-16,8% a ottobre 2021 rispetto allo stesso mese dello scorso anno); i passaggi di proprietà sono stati 297.892, al lordo delle minivolture.

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