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Il padre di Giulia, insultata sul bus perché nera: “Vogliamo che mia figlia dimentichi le offese e torni spensierata”

Nov 12, 2017

“A 15 anni si vede il mondo o completamente rosa, o completamente nero. Fino all’altro ieri per mia figlia era rosa, ieri le è sembrato del nero più nero possibile”. Così il papà di Giulia, nome di fantasia, la studentessa insultata e presa a calci mentre andava a scuola in autobus perché di colore. “Vorremmo che tornasse al più presto alla sua spensierata gioventù, e quindi abbiamo declinato le richieste di tutti quelli che hanno cercato di cavalcare la notizia”, aggiunge l’uomo, di origini africane, in un messaggio a La Giornata Tipo, blog sul mondo del basket molto seguito.

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“Abbiamo saputo che Giulia oltre ad amare il basket e ad essere una giovane promessa di questo sport, ci segue – scrive di rimando l’autore del blog -, si diverte con i nostri post, interagisce, guarda i video, sogna con noi attraverso le emozioni che regala la pallacanestro. Quindi Giulia ci rivolgiamo a te. Vogliamo

tenderti la mano per aiutare a rialzarti come si fa con un compagno di squadra che ha subito un fallaccio da un avversario infame. E di infami, purtroppo, nella vita ce ne sono tanti”.

Pronto il ringraziamento, via social, del padre della ragazza. “Le vostre parole e quelle di chi ha commentato – osserva – hanno aiutato mia figlia a tramutare la tristezza in rabbia e a capire che tra il rosa e il nero ci sono migliaia di meravigliose sfumature…”.

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