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Boccia: «La legge di bilancio non sia un assalto alla diligenza»

Nov 12, 2017

I dati da un punto di vista economico sono positivi, l’inizio di una fase importante, ma l’economia ancora fragile. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia al suo arrivo al forum Elle Active all’Universit degli Studi di Milano (workshop, coaching e incontri per promuovere il lavoro femminile, ndr). Boccia ha condiviso le parole del premier Paolo Gentiloni sull’uscita dalla crisi economica, nonch il richiamo fatto ieri dal presidente del Consiglio al rigore sulla legge di bilancio. Dobbiamo evitare errori e condividiamo l’impostazione di una legge di bilancio che non sia frutto di tanti emendamenti da famoso assalto alla diligenza, serve un’idea di Paese che non smonti le riforme precedenti che stanno dando effetti sull’economia reale, ha spiegato il presidente di Confindustria.

In accordo con il presidente dell’Inps Tito Boeri, Boccia ha sottolineato anche che il tema delle pensioni (altro capitolo della legge di bilancio, ndr) giusto, ma per risolverlo occorre prima lavorare per la crescita. L’Italia, per il numero uno degli industriali, un paese che sta esprimendo tante potenzialit che vanno sempre pi stimolate.L’errore che non dobbiamo fare incrementare il deficit e il debito. un conto che il Paese pagherebbe caro nel medio termine.

Sciogliere i nodi produttivit e giovani

Al leader degli industriali stato chiesto che cosa manca per uno scatto. Manca la chiusura di un intervento organico di politica economica, partito con il Jobs act e arrivato al piano Industria 4.0 – ha risposto Boccia – affrontando il nodo produttivit e quello dei giovani. Si iniziato ad affrontarli con gli sgravi fiscali per l’assunzione dei giovani che il Governo ha inserito nell’attuale legge di bilancio, ma deve esser un punto di partenza, perch un grande piano per i giovani significa dare dignit al lavoro, fare entrare i nativi digitali nel mondo del lavoro, costruire a partire dall’Italia un’idea di Europa inclusiva. Non solo. Gli sgravi fiscali per chi assume giovani sono un primo passo di un ampio piano di inclusione al quale va aggiunto un secondo tassello che riguarda l’ammodernamento della Pa, perch corriamo il rischio che le imprese si muovano bene cavalcando la quarta rivoluzione industriale e facciano innovazione, mentre la Pubblica amministrazione rimane indietro.

Imprese del futuro alla ricerca di giovani innovativi

Alle ragazze che lo hanno intervistato nel corso del dibattito “Le ragazze salgono in cattedra: istituzioni e politica rispondono”, Boccia ha spiegato cheil 20% di imprese pi avanzate del paese, quelle strutturalmente fuori dalla crisi, ha investito nelle attivit intangibili, ossia brevetti, ricerca, organizzazione e risorse umane. Il consiglio ai giovani perci recuperare la passione per lo studio e il gusto per la sfida e la preparazione, perch le aziende non cercano lavoratori gi qualificati, ma giovani innovativi, con voglia di futuro e la giusta rabbia di chi accetta le sfide. E un imprenditore lungimirante, del resto, cerca innovazione piuttosto che esperienza. Il presidente di Confindustria ha quindi auspicato che l’inclusione dei giovani nel mondo del lavoro diventi un progetto europeo e passi attraverso una collaborazione tra governo e regioni.

Industria 4.0 strategica

Il numero uno di viale dell’Astronomia, che ha riconosciuto al governo con il piano Industria 4.0 di aver messo in campo un primo progetto organico di politica economica con effetti sull’economia reale (+7% di quota di export dell’Italia rispetto all’anno precedente e +30% in pi di investimenti privati), ha ricordato che Industria 4.0 significa produrre in chiave sartoriale secondo logiche industriale prodotti e servizi. E che il necessario salto culturale per l’impresa sta oggi nel passare dal saper produrre bene a essere eccellenti in ogni funzione aziendale, fino a diventare impresa-istituzione ossia capace di includere persone ricche di talento e di capacit di innovazione. Ulteriore considerazione di Boccia: posto che i capitali bene o male si trovano in giro per il mondo, le imprese avranno sempre pi attenzione agli istituti tecnici specializzati per trovare gli operai del futuro, con una cultura innovativa rispetto al mercato.

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