AGI – Una Roma poco brillante si fa rallentare da un buon Lecce nella corsa alla prossima edizione della Champions League. Al Via del Mare finisce 0-0 nonostante i 27 tiri verso la porta tentati dai padroni di casa, contro i soli 10 della formazione ospite. Solo un paio però le vere occasioni da gol: quelle fallite da Dorgu ed Aouar da una parte e dall’altra. La squadra di De Rossi resta quinta e sale a 52 punti ma perde terreno (-5) dal Bologna quarto, mentre gli uomini di Gotti si portano a quota 29 a +4 sulla zona retrocessione.
Il primissimo squillo del match è dei capitolini con un mancino di Baldanzi terminato a lato, poi il resto della prima frazione è praticamente tutto di marca salentina. I padroni di casa, complici tanti errori avversari, si presentano diverse volte dalle parti di Svilar ma senza trovare il guizzo vincente: Piccoli e Gallo non riescono a inquadrare lo specchio della porta, poi servono un paio d’interventi del portiere ospite per evitare che Dorgu e lo stesso Piccoli trovino il possibile vantaggio locale.
Dopo tante preoccupazioni la squadra di De Rossi torna a farsi vedere a ridosso dell’intervallo, sprecando una buona chance con Zalewski e pizzicando un palo con una punizione di Angelino toccata prima da Paredes. Nelle battute iniziali della ripresa i ritmi sembrano calare, ma a cavallo del 70′ le due squadre hanno una colossale palla gol a testa: per il Lecce è Dorgu a fallire sotto porta su assist di Krstovic al termine di un contropiede, dall’altra parte invece Aouar si lascia ipnotizzare da Falcone a tu per tu dopo un tacco illuminante di El Shaarawy. Nel finale resiste l’equilibrio nonostante i salentini vadano ancora alla ricerca del match point: Banda viene deviato in corner da Svilar, mentre in pieno recupero Oudin scheggia la traversa con una conclusione da fuori.
AGI – Una Roma poco brillante si fa rallentare da un buon Lecce nella corsa alla prossima edizione della Champions League. Al Via del Mare finisce 0-0 nonostante i 27 tiri verso la porta tentati dai padroni di casa, contro i soli 10 della formazione ospite. Solo un paio però le vere occasioni da gol: quelle fallite da Dorgu ed Aouar da una parte e dall’altra. La squadra di De Rossi resta quinta e sale a 52 punti ma perde terreno (-5) dal Bologna quarto, mentre gli uomini di Gotti si portano a quota 29 a +4 sulla zona retrocessione.
Il primissimo squillo del match è dei capitolini con un mancino di Baldanzi terminato a lato, poi il resto della prima frazione è praticamente tutto di marca salentina. I padroni di casa, complici tanti errori avversari, si presentano diverse volte dalle parti di Svilar ma senza trovare il guizzo vincente: Piccoli e Gallo non riescono a inquadrare lo specchio della porta, poi servono un paio d’interventi del portiere ospite per evitare che Dorgu e lo stesso Piccoli trovino il possibile vantaggio locale.
Dopo tante preoccupazioni la squadra di De Rossi torna a farsi vedere a ridosso dell’intervallo, sprecando una buona chance con Zalewski e pizzicando un palo con una punizione di Angelino toccata prima da Paredes. Nelle battute iniziali della ripresa i ritmi sembrano calare, ma a cavallo del 70′ le due squadre hanno una colossale palla gol a testa: per il Lecce è Dorgu a fallire sotto porta su assist di Krstovic al termine di un contropiede, dall’altra parte invece Aouar si lascia ipnotizzare da Falcone a tu per tu dopo un tacco illuminante di El Shaarawy. Nel finale resiste l’equilibrio nonostante i salentini vadano ancora alla ricerca del match point: Banda viene deviato in corner da Svilar, mentre in pieno recupero Oudin scheggia la traversa con una conclusione da fuori.