• 24 Aprile 2024 6:24

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Ian Nepomniachtchi è sempre più vicino a vincere il Torneo dei Candidati

Giu 28, 2022

AGI – Ian Nepomniachtchi è sempre più vicino a diventare, per la seconda volta consecutiva, lo sfidante di Magnus Carlsen per il titolo di campione del mondo di scacchi. Il russo, dopo 9 turni su 14, è in testa al Torneo dei Candidati in corso a Madrid, con un punto di vantaggio pieno su Fabiano Caruana ma senza più scontri diretti tra i due.

Un vantaggio che si è rafforzato con la patta arrivata nel big match di ieri nonostante i tentativi di affondo, coraggiosi ma poco ambiziosi, dell’italo-americano che è uscito presto dalla teoria per cercare di sorprendere l’avversario. Nepomniachtchi, così come contro Nakamura nei giorni precedenti, ha optato per la difesa russa (Petrov), tra le più solide a disposizione di chi gioca con i pezzi neri.

Caruana ha avuto un’unica chance quando l’avversario ha optato per la passività di un cavallo e di un alfiere ma un’imprecisione successiva ha permesso che questi due pezzi ritornassero in gioco recuperando il piccolo gap. “Non riuscivo a ricordare nulla della mia preparazione, è logico che ne avevo, così poi ho deciso di giocare semplicemente a modo mio, cosa che credo non sia stata ottimale“, ha confessato Nepo alla fine del match ai microfoni di Chess.com.

Con molto più tempo sulla clessidra digitale del rivale, il russo avrebbe avuto anche possibilita’ di vittoria ma ha preferito portare a casa un mezzo punto sicuro per mantenere inalterate le distanze in classifica.

Il russo, che gioca senza bandiera, ha collezionato nel torneo 4 vittorie e 5 patte evitando “blunder” (errori gravi) e mantenendo sempre i nervi saldi, anche nei momenti di maggiore difficoltà. Il percorso di Caruana, invece, è stato macchiato dalla sconfitta contro Hikaru Nakamura che, alla fine del torneo, potrebbe davvero rivelarsi decisiva. La speranza del nativo di Miami è ora riposta nell’emotivita’ dell’avversario che, come nell’ultima e recente sfida contro Carlsen, gli ha causato scivoloni e sconfitte inaspettate.

Dietro di loro, del resto, c’è il vuoto. I due scacchisti che un po’ timidamente avevano provato ad inserirsi nella lotta per la vittoria finale hanno issato bandiera bianca. Nakamura ha cancellato la bella vittoria contro Caruana perdendo con Radjabov che non vinceva una partita a tempo lungo (classico) dal 2019.

L’azero, famoso per essere in grado di pattare con chiunque, si è così tolto una notevole soddisfazione in un torneo in cui, rispetto agli altri partecipanti, è sempre stato visto come la mosca bianca. Certo, l’americano nato in Giappone si è dato un po’ la zappa sui piedi con una difesa berlinese piena di imprecisioni fin dalle prime fasi del match e che ha permesso a Radjabov di acquisire, senza strappi, una serie di piccoli vantaggi che si sono rivelati fondamentali nel proseguo del match.

“Stavo tentando di creare qualcosa, di raggiungere Fabiano, credo. Ma credo di non aver mai avuto controgioco sufficiente per il pedone a cui ho rinunciato”, ha detto uno sconsolato Nakamura nelle interviste di fine giornata.

Anche Rapport, il più creativo dei finalisti, si è arreso ad Alireza Firoujza che, con una apertura spagnola assai precisa e sfruttando una preparazione non sempre impeccabile dell’ungherese, ha finalmente portato a casa la prima vittoria abbandonando l’ultimo posto in classifica. “Ho avuto così tante buone posizioni in questo torneo ma, sfortunatamente, non sono mai riuscito a concretizzare. Sono molto contento perchè Rapport è un giocatore davvero forte e questa vittoria conta”.

Tra i commentatori c’è molta attesa per la partita tra Nepo e Firoujza dell’undicesimo turno: potrebbe essere davvero quella fondamentale, in positivo o in negativo, per il russo.

Persino Ding Liren è apparso in netta crescita rispetto alla debacle iniziale contro Nepo e le prime partite giocate tra smorfie e facce disperate. Da allora il cinese ha collezionato tutte patte. Con la vittoria di ieri su Duda (apertura inglese con richiami alla catalana), la prima del torneo, si è issato al terzo posto insieme a Nakamura.

Il primo posto è un miraggio, certo, ma salire sul podio sarebbe comunque un modo meno amaro di chiudere l’esperienza spagnola per uno dei favoriti della vigilia. Per il polacco invece tanto rammarico e pochissime soddisfazioni visto che ora resta l’unico a non avere ancora portato a casa un successo.

Dopo la giornata di riposo, giovedi’ si torna alle scacchiere con Nepomniachtchi impegnato, con i pezzi bianchi, contro Radjabov, mentre Caruana, con i neri, se la vedra’ con Duda. Chiudono il programma del decimo turno Nakamura-Firoujza e Rapport-Ding. In classifica Nepomniachtchi guida con 6,5 punti, seguito da Caruana con 5,5 punti; Nakamura e Ding 4,5 punti; Rapport, Firoujza e Radjabov con 4 punti e ultimo Duda con 3 punti.

AGI – Ian Nepomniachtchi è sempre più vicino a diventare, per la seconda volta consecutiva, lo sfidante di Magnus Carlsen per il titolo di campione del mondo di scacchi. Il russo, dopo 9 turni su 14, è in testa al Torneo dei Candidati in corso a Madrid, con un punto di vantaggio pieno su Fabiano Caruana ma senza più scontri diretti tra i due.
Un vantaggio che si è rafforzato con la patta arrivata nel big match di ieri nonostante i tentativi di affondo, coraggiosi ma poco ambiziosi, dell’italo-americano che è uscito presto dalla teoria per cercare di sorprendere l’avversario. Nepomniachtchi, così come contro Nakamura nei giorni precedenti, ha optato per la difesa russa (Petrov), tra le più solide a disposizione di chi gioca con i pezzi neri.
Caruana ha avuto un’unica chance quando l’avversario ha optato per la passività di un cavallo e di un alfiere ma un’imprecisione successiva ha permesso che questi due pezzi ritornassero in gioco recuperando il piccolo gap. “Non riuscivo a ricordare nulla della mia preparazione, è logico che ne avevo, così poi ho deciso di giocare semplicemente a modo mio, cosa che credo non sia stata ottimale”, ha confessato Nepo alla fine del match ai microfoni di Chess.com.
Con molto più tempo sulla clessidra digitale del rivale, il russo avrebbe avuto anche possibilita’ di vittoria ma ha preferito portare a casa un mezzo punto sicuro per mantenere inalterate le distanze in classifica.

Il russo, che gioca senza bandiera, ha collezionato nel torneo 4 vittorie e 5 patte evitando “blunder” (errori gravi) e mantenendo sempre i nervi saldi, anche nei momenti di maggiore difficoltà. Il percorso di Caruana, invece, è stato macchiato dalla sconfitta contro Hikaru Nakamura che, alla fine del torneo, potrebbe davvero rivelarsi decisiva. La speranza del nativo di Miami è ora riposta nell’emotivita’ dell’avversario che, come nell’ultima e recente sfida contro Carlsen, gli ha causato scivoloni e sconfitte inaspettate.
Dietro di loro, del resto, c’è il vuoto. I due scacchisti che un po’ timidamente avevano provato ad inserirsi nella lotta per la vittoria finale hanno issato bandiera bianca. Nakamura ha cancellato la bella vittoria contro Caruana perdendo con Radjabov che non vinceva una partita a tempo lungo (classico) dal 2019.
L’azero, famoso per essere in grado di pattare con chiunque, si è così tolto una notevole soddisfazione in un torneo in cui, rispetto agli altri partecipanti, è sempre stato visto come la mosca bianca. Certo, l’americano nato in Giappone si è dato un po’ la zappa sui piedi con una difesa berlinese piena di imprecisioni fin dalle prime fasi del match e che ha permesso a Radjabov di acquisire, senza strappi, una serie di piccoli vantaggi che si sono rivelati fondamentali nel proseguo del match.
“Stavo tentando di creare qualcosa, di raggiungere Fabiano, credo. Ma credo di non aver mai avuto controgioco sufficiente per il pedone a cui ho rinunciato”, ha detto uno sconsolato Nakamura nelle interviste di fine giornata.

Anche Rapport, il più creativo dei finalisti, si è arreso ad Alireza Firoujza che, con una apertura spagnola assai precisa e sfruttando una preparazione non sempre impeccabile dell’ungherese, ha finalmente portato a casa la prima vittoria abbandonando l’ultimo posto in classifica. “Ho avuto così tante buone posizioni in questo torneo ma, sfortunatamente, non sono mai riuscito a concretizzare. Sono molto contento perchè Rapport è un giocatore davvero forte e questa vittoria conta”.
Tra i commentatori c’è molta attesa per la partita tra Nepo e Firoujza dell’undicesimo turno: potrebbe essere davvero quella fondamentale, in positivo o in negativo, per il russo.

Persino Ding Liren è apparso in netta crescita rispetto alla debacle iniziale contro Nepo e le prime partite giocate tra smorfie e facce disperate. Da allora il cinese ha collezionato tutte patte. Con la vittoria di ieri su Duda (apertura inglese con richiami alla catalana), la prima del torneo, si è issato al terzo posto insieme a Nakamura.
Il primo posto è un miraggio, certo, ma salire sul podio sarebbe comunque un modo meno amaro di chiudere l’esperienza spagnola per uno dei favoriti della vigilia. Per il polacco invece tanto rammarico e pochissime soddisfazioni visto che ora resta l’unico a non avere ancora portato a casa un successo.

Dopo la giornata di riposo, giovedi’ si torna alle scacchiere con Nepomniachtchi impegnato, con i pezzi bianchi, contro Radjabov, mentre Caruana, con i neri, se la vedra’ con Duda. Chiudono il programma del decimo turno Nakamura-Firoujza e Rapport-Ding. In classifica Nepomniachtchi guida con 6,5 punti, seguito da Caruana con 5,5 punti; Nakamura e Ding 4,5 punti; Rapport, Firoujza e Radjabov con 4 punti e ultimo Duda con 3 punti.

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