La riproduzione di un mito ha lo stesso fascino dell’originale a cui rimanda. Soprattutto quando al mito in questione sono state dedicate pagine e pagine nei libri di storia dell’arte. Il cartone di Guernica, realizzato da Pablo Picasso e raffigurante la sua opera capolavoro da cui nato l’arazzo esposto all’ingresso della sala del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, protagonista a Palazzo Giustiniani a Roma della mostra “Guernica, icona di pace”. L’esposizione, che oggi stata inaugurata dal presidente del Senato Pietro Grasso, sar aperta al pubblico dal 18 dicembre al 5 gennaio. Tutto nasce dalla storica dell’arte Serena Baccaglini, che ha scoperto una collaborazione a tre – frutto di una amicizia – tra Pablo Picasso, Nelson Rockefeller, uno dei pi grandi mecenati del Novecento, e l’artista Jacqueline de la Baume Drrbach, che ricre, tessendolo, il dipinto di Guernica mediante l’antica arte dell’arazzo.
Dopo Praga, San Paolo, Wrclaw il cartone arriva in Italia
Il cartone, di propriet della famiglia Drrbach – dopo l’esposizione a Praga (2011-12), a San Paolo in Brasile (2014) e a Wrclaw (2014) – viene ora esposto per la prima volta in Italia, in prossimit delle celebrazioni per i Settanta anni della Costituzione italiana.
Guernica citt basca bombardata dai nazisti nel 1937
Il punto di partenza Guernica, una cittadina basca, la prima citt al mondo a subire un bombardamento aereo. Accadde la sera del 26 aprile 1937 ad opera dell’aviazione militare tedesca. L’operazione venne considerata come un esperimento bellico. Era in corso in Spagna la guerra civile e il generale Francisco Franco cercava di sostituirsi al governo legittimo. Franco aveva come alleati il regime fascista e quello nazista. La cittadina di Guernica non era teatro di azioni belliche. La furia distruttrice del primo bombardamento aereo della storia si abbatt sulla popolazione civile uccidendo soprattutto donne e bambini.
Picasso racconta con la sua arte la tragedia di Guernica
Quando la notizia del bombardamento di Guernica si diffuse, Picasso stava lavorando a un’opera che rappresentasse la Spagna all’Esposizione Universale di Parigi del 1937. Immediatamente decise di realizzare un pannello che denunciasse l’atrocit dell’operazione. L’opera, di notevoli dimensioni, fu realizzata in soli 33 giorni, preceduta da un’intensa fase di studio, testimoniata da 45 schizzi preparatori che Picasso ha lasciato.
La versione dell’opera sotto forma di arazzo
L’opera ebbe un successo immediato e numerose esposizioni internazionali, anche e soprattutto per il messaggio morale e civico che Picasso volle esprimere. L’amico dell’artista Nelson A. Rockefeller (esponente della omonima famiglia di petrolieri, governatore dello Stato di New York dal 1959 al 1973 e vicepresidente degli Stati Uniti nel 1974 con l’amministrazione Ford),convinse Picasso a rappresentarla in arazzo grazie a Jacqueline de la Baume Drrbach, la geniale artista francese capace di tessere un dipinto trasformandolo in arazzo. Il risultato ora esposto nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.
(“Guernica, icona di pace”, Palazzo Giustiniani – Sala Zuccari, Roma, dal 18 dicembre al 5 gennaio, ingresso libero)
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