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Grasso: non abbassiamo la guardia. Maria Falcone: né gioia né perdono

Nov 17, 2017

Il boss Tot Riina, considerato ancora il capo di Cosa nostra nonostante la detenzione al 41 bis (da 24 anni), morto alle 3.37 nel reparto detenuti dell’ospedale di Parma il boss Tot Riina. Ieri aveva compiuto 87 anni. Operato due volte nelle scorse settimane, dopo l’ultimo intervento era entrato in coma. Le condizioni cliniche di Riina si sono ulteriormente aggravate e poi precipitate una decina di giorni fa, quando dal reparto detenuti dell’ospedale Maggiore stato trasferito in terapia intensiva-rianimazione, fino alla morte. Non ancora chiaro se nella notte sia stato effettivamente raggiunto dai familiari (autorizzati dal ministro Orlando) nelle ultime ore, passate in coma farmacologico. La Procura di Parma ha disposto l’autopsia sulla salma di Riina. La decisione di procedere all’esame medico legale stata presa trattandosi di un decesso avvenuto in ambiente carcerario e che quindi richiede completezza di accertamenti, a garanzia di tutti, ha spiegato il procuratore Antonio Rustico.

Portavoce Cei: non pensabile funerale pubblico

Intanto il portavoce della Cei, don Ivan Maffeis, ha chiarito che per Riina un funerale pubblico non pensabile. Lo ha detto ricordando la scomunica del Papa ai mafiosi nonch la condanna della Chiesa italiana che su questo fenomeno ha una posizione inequivocabile, perch la Chiesa non si sostituisce al giudizio di Dio, ma non possiamo confondere le coscienze

La lunga malattia

Riina era malato da anni, ma negli ultimi tempi le sue condizioni erano peggiorate tanto da indurre i legali a chiedere un differimento di pena per motivi di salute. Istanza che il tribunale di Sorveglianza di Bologna ha respinto a luglio. Ieri, quando ormai era chiaro che le sue condizioni erano disperate, il ministro della Giustizia ha concesso ai familiari un incontro straordinario col boss. Riina stava scontando 26 condanne all’ergastolo per decine di omicidi e stragi tra le quali quella di viale Lazio, gli attentati del ’92 in cui persero la vita Falcone e Borsellino e quelli del ’93, nel Continente. Sua la scelta di lanciare un’offensiva armata contro lo Stato nei primi anni ’90. Mai avuto un cenno di pentimento, irredimibile fino alla fine, solo tre anni fa, dal carcere parlando con un co-detenuto, si vantava dell’omicidio di Falcone e continuava a minacciare di morte i magistrati. A febbraio scorso, parlando con la moglie in carcere diceva: sono sempre Tot Riina, farei anche 3.000 anni di carcere.

Grasso: non abbassiamo la guardia

Molte le reazioni del mondo politico al decesso del boss. La piet di fronte alla morte di un uomo non ci fa dimenticare quanto ha commesso nella sua vita, il dolore causato e il sangue versato. Porta con s molti misteri che sarebbero stati fondamentali per trovare la verit su alleanze, trame di potere, complici interni ed esterni alla mafia, ma noi, tutti noi, non dobbiamo smettere di cercarla ha affermato il presidente del Senato, Pietro Grasso (ex procuratore nazionale antimafia) in un post pubblicato su Facebook. Grasso ha evidenziato poi che la morte di Riina, come quella di Provenzano, accender nuovi problemi all’interno di Cosa nostra per la successione. Perch finch un capo vivo, anche se in carcere, non viene sostituito. Ecco perch la guardia non si abbassata ha aggiunto la seconda carica dello Stato a proposito delle ricerche del super latitante Matteo Messina Denaro. sempre ricercato – ha concluso – e speriamo presto di arrivare a un risultato positivo.

Orlando: morte non induca a abbassare guardia

Su una lunghezza d’onde simile il ministro della Giustizia Andrea Orlando, per il quale la morte di Riina non deve indurre ad abbassare la guardia. Anche per la presidente della commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi la fine di Riina non la fine della mafia siciliana che resta un sistema criminale di altissima pericolosit. Non gioisco per la sua morte, ma non posso perdonarlo. Come mi insegna la mia religione avrei potuto concedergli il perdono se si fosse pentito, ma da lui nessun segno di redenzione mai arrivato. Cos invece Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia ha commentato la morte del boss. una questione che riguarda lui, la sua famiglia e Dio. Non ho niente da dire ha commentato laconico il colonnello Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo che arrest, 24 anni fa, Tot Riina. Ci saranno tante persone che gioiranno del fatto che Riina, morendo, non potr pi parlare e con la sua morte scompare un’altra cassaforte dopo quella vera scomparsa dopo la sua cattura ha dichiarato Salvatore Borsellino, arrivando all’Itc di San Lazzaro di Savena (Bologna) per un incontro con gli studenti ha commentato la morte del boss condannato all’ergastolo anche per la strage che cost la vita a suo fratello Paolo. Spero che la sua morte possa spingere tutti ad assumersi le proprie

responsabilit ha commentato Nunzio Galantino, segretario della Cei.

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