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Galletti: piano nazionale energia pronto a inizio 2018

Mar 1, 2017

Sar pronto per l’inizio del 2018 il Piano Nazionale Clima ed Energia, il documento con cui il governo italiano definir le sue politiche energetiche ed

ambientali per conseguire gli obiettivi dell’Accordo di Parigi per la lotta al riscaldamento globale. Lo ha spiegato oggi il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, in una relazione presentata alle Commissioni Ambiente e Attivit produttive della Camera, riunite in seduta congiunta. L’Accordo di Parigi ha come obiettivo contenere il riscaldamento globale entro 2 gradi dai livelli pre-industriali, se possibile entro 1,5 gradi. L’Unione europea si impegnata

entro il 2030 a ridurre del 40% le emissioni di gas serra (rispetto al 1990), a raggiungere il 27% di energia rinnovabile e a ridurre del 27% il consumo di energia. Per il 2050 l’obiettivo Ue tagliare i gas serra dell’80% rispetto al 1990.

Galletti: Piano nazionale Clima-Energia pronto a inizio 2018

Il Piano Nazionale Clima ed Energia andr presentato alla Ue nel 2019 e dovr indicare i provvedimenti che l’Italia intende prendere per raggiungere questi obiettivi. Le misure riguarderanno efficienza energetica, rinnovabili, emissioni,

mobilit sostenibile, economia circolare. Al Piano contribuiscono la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (da approvare entro il 2017), la Strategia nazionale di sviluppo a basse emissioni al 2050 e l’aggiornamento della Strategia Energetica Nazionale del 2013.

Fra i provvedimenti gi adottati, Galletti ha indicato quelli per l’efficienza energetica: i nuovi requisiti minimi per gli edifici di nuova costruzione, il programma di riqualificazione energetica degli edifici della pubblica amministrazione, la revisione del Conto Termico per rendere pi agevoli i finanziamenti negli enti pubblici, l’estensione delle detrazioni fiscali per gli interventi negli stabili privati, i certificati bianchi per il settore industriale.

Calenda: sanzioni su costi sbilanciamenti vadano a taglio bolletta

Penso che il mandato sia molto chiaro: per quelli che sono stati comportamenti speculativi spregiudicati, sanzionabili, tutto il denaro ricavato deve rientrare nella bolletta andandola ad abbassare per i consumatori. Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, tornato cos sulla questione dei costi di sbilanciamento riconosciuti agli operatori per l’energia utilizzata per l’equilibrio del sistema. Tra aprile e giugno dello scorso anno – ha ricordato nel corso di un’audizione alla Camera sulla Strategia energetica nazionale – ci sono stati sbilanciamenti che hanno comportato un costo addizionale di 700-800 milioni di euro a causa di comportamenti anomali e potenzialmente sanzionabili. Ho riscritto alle Autorit dell’energia e della concorrenza, una settimana fa, per chiedere a che stato erano le istruttorie, e mi hanno risposto che entro il 30 maggio dovrebbe essere conclusa la fase istruttoria, che stata forse un pochino lunghetta, per usare un eufemismo, ma confidiamo che arrivi finalmente alla fine.

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