• 3 Marzo 2025 20:48

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Ferrari, Leclerc in difficoltà con il nuovo schema pull-rod

Mar 3, 2025

Ferrari ha concluso la tre giorni di test collettivi in Bahrain con diversi punti interrogativi. Nessuno può sostenere il contrario, specie se ragioniamo sugli aspetti emersi durante le prove su pista. Poteva e doveva andare meglio. Tuttavia, il tempo per rimediare c’è. Parliamo di circa due settimane, durante le quali il team cercherà di fare quadrato per presentarsi al meglio al primo appuntamento iridato: il Gran Premio d’Australia. Un contesto competitivo dove, al netto delle potenzialità della vettura, il Cavallino Rampante ha sempre ben figurato nelle ultime annate. Nel 2024 ha trionfato con Carlos Sainz, autore di una gara superba malgrado la recente appendicectomia.

Senza dubbio, la defezione di Verstappen relativa allo scoppio improvviso dell’impianto frenante posteriore destro lo ha favorito. Ok. Sta di fatto che, al giro 3, lo spagnolo aveva già messo dietro il talento di Hasselt, lottando a prescindere per la vittoria. È un po’ questo che si aspettano i tifosi, dopo il bagno di folla di Fiorano per il primo shakedown della Rossa. Prima di addentrarci in un paio di tematiche tecniche interessanti, vale la pena spendere due parole su una questione: un esame da noi realizzato nell’ultima giornata dei test di Sakhir, che anticipa un tema importante che verrà senza dubbio riproposto nelalroc della campagna agonistica oramai pronta all’avvio.

Ferrari: le differenze di carico tra Hamilton e Leclerc

Osservando gli on-board della Ferrari in Bahrain, parliamo del giro secco, si sospetta che alcune differenze di guida tra i due piloti fossero dovute al setup. Ci riferiamo alla messa a punto della vettura, dove Leclerc ha scelto una configurazione leggermente più carica dal punto di vista aerodinamico. Un elemento che emerge dalle velocità di punta della sua auto e, parallelamente, dalla maniera in cui affrontava lo snake nel primo settore. Il monegasco, infatti, riusciva a percorrere questa sezione della pista con maggiore fluidità, completando le curve 6 e 7 senza alzare il piede. Un buon segnale che sottolinea una certa solidità nei cambi di direzione.

Fonte: Marco IurlandinoIl confronto telemetrico tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton – Test Bahrain 2025

Nelle prime tre curve, invece, il comportamento dell’inglese è risultato più efficace: prendendo in esame l’uso dei pedali, si nota come il 7 volte campione del mondo sia leggermente più aggressivo di Charles, anticipando l’apertura del gas. Una dinamica che gli permette di guadagnare quasi un decimo di secondo. Il resto del vantaggio ottenuto nel primo settore dal britannico proviene da curva 4, un punto che spesso genera sovrasterzo in uscita. Leclerc ha faticato più del suo compagno, compreso nel suo miglior giro. Malgrado mantenga una velocità minima superiore a centro curva, il ferrarista è costretto a posticipare l’accelerazione massima sino a che la vettura non è allineata con la retta.

F1, Hamilton studia il trailing-throttle da Leclerc

In linea generale, proseguente nell’analisi, si nota come il pilota originario di Monaco abbia mantenuto velocità di percorrenza più elevate per la maggior parte del tempo. La spiegazione è semplice: riduce l’uso del pedale in staccata e sfrutta maggiormente il freno motore, che gli permette di ottenere la giusta rotazione della vettura. Hamilton adotta una strategia opposta per massimizzare la velocità di punta e ritarda il più possibile la frenata. Questo approccio lo porta talvolta a correggere con il freno per evitare il sottosterzo. Inoltre, emerge ancora una volta la tecnica peculiare di Leclerc: il trailing-throttle. Una strategia complessa ma alquanto efficace.

Si tratta di mantenere un filo di acceleratore aperto in staccata per bilanciare i pesi della vettura e spostarli verso il retrotreno. Gli “amanti della telemetria” avranno di certo notato una caratteristica che negli ultimi anni era presente solo nella guida di Leclerc. Pare proprio che Lewis stia prendendo lezioni dal monegasco. Tra la 5 e la 6, infatti, l’inglese preme il pedale del freno e contemporaneamente tiene giù l’acceleratore per circa il 20%, appunto per stabilizzare la monoposto in percorrenza di curva. Non arriva al 30% di Charles, ma comunque utilizza questo approccio. Sappiamo che l’ex Mercedes ha chiesto diversi consigli al compagno di squadra, vero e proprio cattedratico di questa pratica. Davanti ai microfoni, lo stesso britannico ha ammesso che sta imparando molto dal monegasco.

Ferrari, Leclerc incapace di sfruttare il suo talento in frenata

Arriviamo all’ultimo argomento, tema caldo sul quale Ferrari ha speso tante ore nei test del Bahrain. Su ambedue le vetture, il team italiano ha realizzato una miriade di regolazioni sull’anteriore. Specie per Charles, non soddisfatto della fase di staccata e meccanici hanno dovuto modificare più volte diverse regolazioni sull’impianto frenante. La squadra di Maranello ha deciso di osare, puntando a una rivoluzione anteriore con l’impiego dello schema a tirante. La sospensione pull-rod non regala vantaggi cinematici rispetto al push-rod, ma consente una maggiore pulizia nella gestione dei flussi diretti verso la parte centrale del corpo vettura. Il monegasco ha diversi tratti distintivi al volante caratteristici.

Uno di questi, punto di forza da far valere, riguarda la sua estrema efficacia in frenata. Con la rivoluzione all’avantreno, il modo di staccare è cambiato. Per questo, notare la scarsa fiducia in questo fondamentale è una sorta di piccolo allarme per il ferrarista. Il team è stato bravo a soddisfare i suo desideri. Purtroppo però, nel farlo, di riflesso ha creato qualche problema di troppo al posteriore della SF-25. Un grattacapo emerso maggiormente con tanta benzina a bordo, quando Leclerc ha simulato un intero Gran Premio a bordo della propria vettura. Il retrotreno della Ferrari è diventato ancora più instabile, accentuando l’asincronia tra i due assi.

Fonte: Getty ImagesCharles Leclerc (Scuderia Ferrari) in azione a bordo della SF-25 – Test Bahrain giorno 3

Anche per questo la gestione delle gomme è parsa deficitaria, con un consumo delle coperture troppo alto rispetto alle altre scuderie top: McLaren, Red Bull e Mercedes. Non saper gestire al meglio il nuovo pull-rod ha dato vita a queste difficoltà, e sebbene il percorso scelto sia certamente utile per intraprendere un nuovo ciclo di produttività aerodinamica, senza il settaggio perfetto dello schema a tirante tutto si complica. Il volto di Charles nelle dichiarazioni post-test non era disteso. Ha preferito attendere prima di giudicare. Va bene. Tuttavia, la condizione evidenziata nei test lo preoccupa, in quanto non poter spingere sull’avantreno limita fortemente un suo punto di forza.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close