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Fca-Renault, Di Maio all’attacco del governo francese

Giu 7, 2019

ROMA – Il vicepremier Luigi Di Maio ai microfoni di Radio24, passa al contrattacco sull’accordo sfumato tra Fca e Renault. “Neanche Renault è contenta dell’interventismo dello Stato francese. Quella era un’operazione di mercato”, ha spiegato il ministro dello Sviluppo. “Se si fa mercato, una grande azienda parla con la sua omologa, non è che interferiscono ministri e presidenti della Repubblica. La Francia non ha fatto una bella figura”, ha aggiunto Di Maio.

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Il vicepremier, alle accuse dei sindacati sull’assenza del governo nella vicenda, ha risposto: “Noi abbiamo rispettato quel momento che vedeva trattativa di mercato”. Insomma “è l’interventismo di Stato che ha provocato il fallimento dell’operazione Renault-Fca: La Francia non ha fatto bella figura, noi anche se in contatto con Fca, abbiamo rispettato l’operazione”.

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Il vicepremier, inoltre, ha parlato delle questioni legate allo scontro con l’Europa: “Il Piano riduzione debito pubblico è giusto che sia di medio termine, invece la lettera di Bruxelles ci dice tagliate, risparmiate sui diritti dei cittadini”.

“Credo – ha aggiunto – che quello che dice il governatore della Bce Draghi sia importante, fare operazioni di medio termine. Invece la Commissione continua a dire tagliate servizi ai cittadini per ridurre debito, così ha indebolito l’Europa al punto che si è fermata anche la Germania”. Per recuperare risorse, secondo Di Maio, la strada è quella dei “tagli alle spese inutili e della lotta all’evasione col carcere per gli evasori, perché troppi grandi evasori sono a piede libero”.

Invece, “i risparmi del reddito di cittadinanza e di quota 100 devono andare a favorire la crescita economica e demografica. Non credo – ha sottolineato Di Maio – che la differenza sulla finanza pubblica la faccia un miliardo di euro risparmiato dal reddito di cittadinanza. Tutto quello che stiamo facendo deve avere un orizzonte di medio termine”.

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