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Borse, torna la fiducia su Usa-Messico. Spread in calo. Crolla l’industria tedesca

Giu 7, 2019

MILANO – Ore 9:30. Parte col piede giusto la giornata dei mercati azionari, mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi avvia la seduta in calo poco sotto 270 punti base sugli schermi di Bloomberg. Il rendimento del decennale italiano si attesta al 2,45% all’indomani della decisione della Bce di confermare i tassi fermi fino alla metà del 2020, insieme al via libera alle aste di liquidità agevolata per le banche.

Milano segna un guadagno dello 0,5% nelle prime battute. L’attenzione di Piazza Affari resta concentrata su Fca, con il ministro Di Maio che ha attaccato l’interventismo della politica francese come responsabile della mancata conclusione delle nozze con Renault. Nel resto d’Europa, Francoforte sale dello 0,55, Parigi dello 0,8% e Londra dello 0,5%.

La Borsa di Tokyo ha terminato, questa mattina, l’ultima seduta della settimana in territorio positivo, trainata dalla chiusura in rialzo a Wall Street e le aspettative di uno sviluppo favorevole alle negoziazioni ancora in corso tra Usa e Messico, per impedire l’applicazione di nuovi dazi. Il Nikkei segna un rialzo dello 0,53% a quota 20.884,71, aggiungendo 110 punti. Sul mercato valutario lo yen perde terreno sul dollaro a 108,30, e poco sopra quota 122 sull’euro.

Ricca l’agenda macroeconomica: la Germania ha registrato in aprile un avanzo commerciale di 17 miliardi di euro, in calo rispetto ai 20 miliardi di marzo, secondo i dati provvisori pubblicati dall’Ufficio federale di statistica. Su base mensile, le esportazioni sono scese del 3,7% e le importazioni dell’1,3%. Male la produzione industriale tedesca, che è crollata dell’1,9% ad aprile contro il +0,5% precedente e il +0,4% atteso dal mercato. E subito dopo questo dato, la Banca centrale tedesca ha tagliato le stime di crescita per il paese portandole allo 0,6% nel 2019 rispetto all’1,6% precedentemente indicato e all’1,2% nel 2020 (sempre 1,6% in precedenza).

Oltre ai dati sul lavoro americano, l’evento più atteso di oggi con 175mila nuovi posti previsti a maggio, verranno diffusi gli aggiornamenti sulle vendite al dettaglio in Italia, che suggerirà l’andamento dei consumi interni. Quelli delle famiglie giapponesi sono intanto saliti dell’1,3% ad aprile su anno, il quarto rialzo consecutivo, secondo i dati del ministero degli interni. L’aumento è comunque inferiore alle attese.

Agitato il fronte valutario, a cominciare da orinete. La Banca centrale cinese ha “enorme” spazio per operare aggiustamenti ala propria politica monetaria nel caso in cui lo scontro sul commercio con gli Stati Uniti si intensificasse, ha detto all’agenzia Bloomberg il governatore della Banca centrale Yi Gang. Yi è in partenza per Fukuoka, in Giappone, dove è atteso per il G20 finanziario, e dove è previsto un incontro con il segretario al Tesoro Usa, Steve Mnuchin, che sarà il primo faccia a faccia tra funzionari di vertice delle due grandi economie dopo il collasso dei colloqui sulla disputa tariffaria tra Cina e Stati Uniti del mese scorso. “Abbiamo molto spazio nei tassi di interesse”, ha detto Yi. “Abbiamo molto spazio nel tasso dei requisiti di riserva obbligatori, e anche nella scatola degli attrezzi delle politiche fiscali e monetarie penso che lo spazio per aggiustamenti sia enorme”. Parole che hanno indebolito lo yuan a 6,9383 per dollaro.

Apertura in leggero calo per l’euro sui mercati del vecchio continente. La divisa unica viene scambiata in zona 1,1265 dollari, in linea con il tasso ufficiale di 1,1266 comunicato dalla Bce ma in ribasso rispetto a quota 1,1287 toccata in chiusura di contrattazioni alle 17 di ieri.

Andamento in rialzo per il petrolio sui mercati asiatici, sostenuto dalla speranza di un rinvio dell’aumento dei dazi doganali statunitensi nei confronti del Messico. Sulla piattaforma elettronica, il Wti con consegna a luglio guadagna 71 centesimi a 53,50 dollari a barile, mentre il Brent sale di 84 centesimi a quota 62,51 .

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