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Dossier dell’Arma: quadruplicate le indagini sul caporalato

Nov 7, 2017

Brucia ancora la morte di Paola Clemente, la bracciante pugliese morta nei campi mentre lavorava per due euro l’ora. La legge 199/2016 – riconoscono ora i Carabinieri – ha meglio delineato gli elementi costitutivi del reato di caporalato, consentendo agli investigatori di superare i dubbi interpretativi preesistenti e individuare pi agevolmente le condotte illecite. Risultato: le indagini sono passate dalle 13 del 2015 alle 10 del 2016 alle 39 del 2017 (25 durante l’estate), che hanno portato a 25 arresti (13 soltanto durante l’estate) e 74 denunciati per 396 lavoratori sfruttati (203 quelli scoperti nei soli mesi estivi). Sono questi i dati illustrati oggi a Roma dal comandante generale dell’Arma Tullio Del Sette e dal Comandante del Comando CC per la Tutela del Lavoro, il colonnello Nicodemo Macr, alla presenza del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, nell’ambito della presentazione dei risultati della campagna “Estate sicura”.

Poletti: Bene legge, ma caporalato va debellato

Positivo il bilancio tracciato dal ministro del Lavoro: A poco pi di un anno dall’approvazione della nuova normativa di contrasto al caporalato questi dati ci dicono che questo strumento oggi pi efficace, ci consente di ottenere un migliore risultato e ci aiuta anche ad avere un’azione dissuasiva. Ma non si pu abbassare la guardia. Ci consegna anche una grave responsabilit, ha riconosciuto Poletti: Dobbiamo lavorare, come stiamo facendo, per cambiare i contesti, fare in modo che non si producano queste situazioni. Il tema del caporalato non un tema che vale un mese, nel periodo della raccolta, ma vale dodici mesi, anno dopo anno. Bisogna produrre una condizione ambientale, sociale, economica e d’impresa che debelli in maniera strutturale e definitiva questa situazione.

Check su 10mila imprese: irregolarit nel 68%

del 68% la percentuale di aziende (10.066 su 14.746 verificate nei primi nove mesi dell’anno) in cui sono state riscontrate irregolarit. Da gennaio a settembre i controlli dei Carabinieri hanno riguardato 43.685 lavoratori: 8.182 quelli in nero (il 18%), di cui ben 2.145 immigrati. I datori sospesi sono stati 1.879 i datori, le persone denunciate all’autorit giudiziaria sono 5.287 (di cui 38 arrestate). Rilevante il peso economico delle evasioni od omissioni accertate: 12 milioni di euro. A cui vanno aggiunti oltre 20 milioni di sanzioni amministrative contestate.

Su 25mila lavoratori il 22% risultato in nero

Su 25.607 posizioni lavorative controllate dal 1 maggio al 30 settembre scorso, il 22% (5.593) risultato in nero. ancora il ricorso al lavoro nero la violazione pi frequente. Una prassi, affermano i Carabinieri, che falsa il mercato ed espone i lavoratori a gravi soprusi, lasciandoli in uno stato di costante incertezza. Ma colpisce anche la segnalazione che tavolta sono proprio gli stessi lavoratori a chiedere di essere assunti in nero, senza contratto e senza contributi. Il motivo? Spesso – spiegano i Carabinieri – sono percettori di indennit da parte di istituti previdenziali (di disoccupazione, di maternit ecc.). Benefici che, evidentemente, perderebbero se fossero regolarmente assunti.

Sicurezza sul lavoro, quasi 3mila denunciati

Tante anche le violazioni sul fronte della sicurezza sui luoghi del lavoro, che – come ha sottolineato il generale Del Sette – continua ad essere un aspetto dolente del mondo del lavoro. Le ispezioni effettuate nei primi nove mesi dell’anno sono state 2.557, di cui 1.165 nell’ambito di “Estate sicura”: i denunciati sono stati in tutto 2.946. Durante la campagna, infine, sono stati accertati anche 37 casi di truffa, per un importo di 7,5 milioni di euro: 260 le persone denunciate.

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