MILANO – Le mire espansionistiche di Leonardo Del Vecchio su Mediobanca scaldano la speculazione intorno al titolo dell’ex salotto buono della finanza italiana. Repubblica, nel fine settimana, ha svelato la richiesta che la holding lussemburghese di mister Luxottica, la Delfin, ha depositato alla Bce – per il tramite di Bankitalia – per salire fino al 20% della banca d’affari.
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Parte l’assalto a Mediobanca
di SARA BENNEWITZ
Una nota di prima mattina ha confermato che la Delfin lo scorso 29 ha depositato presso la Banca d’Italia l’istanza per l’autorizzazione a incrementare la partecipazione detenuta in Mediobanca sopra la soglia del 10% del capitale per portarsi al 20%. “Il procedimento autorizzativo, salvo sospensione, ha una durata massima di 60 giorni lavorativi dalla data dell’avviso di ricevimento della notifica da parte della Banca d’Italia”, si dettaglia nella nota.
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In una nota di Citi, gli analisti della banca americana ricordano che quando Del Vecchio ha costituito la sua prima presenza nella merchant bank si è generato un forte interrogativo su quali fossero le sue intenzioni e su come potessero impattare il gruppo nel lungo termine. Alla luce del recente sviluppo, considerando che “Del Vecchio è un imprenditore di successo ma con esperienze limitate nel business bancario”, da Citi si aspettano volatilità sul titolo finché non si saranno chiariti i contorni dello sviluppo nell’azionariato di Mediobanca.
In Morgan Stanley sottolineano come torni in discussione il tema della governance: gli esperti della banca Usa ritengono che la risposta di Francoforte “arriverà in tempo per il rinnovo del cda di Mediobanca” e come “una quota del 20% potenzialmente potrebbe significare una significativa influenza sul cda e rappresenterebbe una fonte di incertezza sulle strategie di medio lungo periodo e sulla continuaità nel management”, entrambi “fattori chiave” nel giudizio ‘overweitght’ sulla banca.
La mossa dell’imprenditore non è stata accolta con favore dalle parti della merchant milanese, che da tempo sta perseguendo un obiettivo di public company e per svioncolarsi dal passato fatto di intrecci relazionali con praticamente tutto il panorama del capitalismo tricolore. Mediobanca teme di esser usata come trampolino per consolidare la presa intorno alle Generali.