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Come conoscere l’anno dell’automobile dalla targa

Mar 30, 2023

La targa dell’auto è un oggetto che vediamo su ogni vettura, obbligatoria per la circolazione su strada, sul quale è scritto un codice alfanumerico, che rende il mezzo unico. Si tratta di una vera e propria fonte di dati molto preziosa: dalla targa è possibile risalire alle informazioni riguardanti il veicolo e il suo proprietario.

La storia della targa auto

La targa è stata istituita per la prima volta nel nostro Paese con il Regio Decreto del 28 agosto 1901 numero 416, ovvero il primo Regolamento per la circolazione delle vetture automobili sulle strade ordinarie. Proprio all’interno di questo regolamento, all’articolo 91 si parla di obbligatorietà per tutte le auto circolanti di avere un’apposita targa fissa, su concessione della locale Prefettura.

La targa in metallo inizialmente riportava il nome della Provincia di immatricolazione per esteso, oltre al numero di licenza prefettizia. Questa è stata la famosa fase pionieristica della targa, di cui ne esistono ancora due esemplari, la targa GENOVA 83 che si trova oggi al Museo dell’Automobile di Torino e la targa PADOVA 2 che invece è possibile vedere al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.

È da ben 118 anni che la targa auto accompagna la vita del veicolo, collegando ogni mezzo ai dati della persona nota come intestatario, che viene registrata al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), e rendendo possibile l’accesso a tutte le informazioni su database con quella che viene definita visura.

La targa è un oggetto così semplice e piccolo, che però racchiude in sé moltissimi dati. Si tratta infatti di uno strumento prezioso, che oltre a essere a disposizione delle Forze dell’Ordine per elevare multe o per controllare revisioni obbligatorie e polizze Rc Auto, è disponibile anche per ogni cittadino che ha bisogno di informazioni specifiche.

A questo proposito possiamo rispondere a una domanda che viene fatta di frequente: in che modo la targa può essere utile al cittadino, che vuole risalire al nome del proprio di un’auto? Semplice, è possibile e utile, se si vuole conoscere il nome di una persona che magari ha provocato un sinistro o un altro danno su strada senza fermarsi. Ma non è tutto: conoscere il proprietario di un veicolo potrebbe essere utile anche per sapere se un’auto usata è affidabile o per sapere semplicemente di chi è un veicolo di seconda mano che ci piacerebbe acquistare.

Come controllare che l’auto usata non sia rubata

Grazie alla targa dell’auto è possibile controllare e accertarsi che il veicolo non sia stato rubato. Come? Basta entrare sul portale del Ministero dell’Interno e digitare la targa del mezzo. In questo modo si può controllare se il veicolo, auto o moto che sia, è iscritto all’archivio di quelli rubati, un database apposito.

La stessa procedura può aiutarvi anche a controllare la copertura assicurativa, se è tutto a norma, visto che il database viene aggiornamento costantemente da parte dell’ANIA e si può raggiungere, senza alcun costo, attraverso il sito del Ministero dei Trasporti.

Bollo auto: come sapere l’importo da pagare attraverso la targa

Grazie al numero di targa dell’auto è possibile anche calcolare l’importo dovuto del bollo, la tassa di circolazione obbligatoria in Italia. In questo caso però è necessario fare la verifica sul sito dell’ACI oppure su quello dell’Agenzia delle Entrate.

Digitando il codice alfanumerico della targa è possibile conoscere la somma da pagare, in base ai dati essenziali registrati, come innanzitutto la Regione di residenza, ma anche la classe di emissioni e la potenza.

Risalire al proprietario dell’auto dalla sua targa: come si fa

Se ve lo state chiedendo, quello che vi abbiamo spiegato e che potete fare è assolutamente lecito, ovviamente si tratta di una procedura legale. Potete accedere al database che riporta le informazioni che legano la targa di un veicolo al suo legittimo proprietario.

Queste informazioni sono contenute, per legge, in un Registro Pubblico, per questo è del tutto legale esserne eventualmente a conoscenza. È possibile fare la richiesta di dati e informazioni su qualsiasi veicolo iscritto al PRA, indicando il numero di targa, e ricevere tutto quello che si desidera sapere, compreso l’anno di immatricolazione.

Che cos’è la visura al PRA

Per poter sapere le informazioni su un’auto o altro mezzo iscritto al PRA è necessario richiedere la cosiddetta visura, che si può ottenere sul sito dell’ACI, ente che gestisce il Pubblico Registro Automobilistico.

Secondo quanto previsto dal Codice Civile, al PRA vengono effettuate le prime iscrizioni, le trascrizioni e le annotazioni relative agli autoveicoli, ai motoveicoli e ai rimorchi, in quanto “beni mobili registrati secondo le norme previste dal codice civile”.

Si tratta di informazioni che potete ottenere in maniera rapida e semplice anche online, pagando gli importi dovuti, oggi esclusivamente attraverso il sistema pagoPA, che gestisce i pagamenti elettronici verso le pubbliche amministrazioni. Facendo la richiesta sul sito, all’utente viene chiesto di scegliere tra:

la carta di credito/debito o prepagata;
il metodo PayPal;
altri wallett;
un bonifico;
il bollettino postale.

Il servizio costa 6 euro, si tratta di un’operazione che rimane assolutamente anonima; altra cosa che interessa a molti: il proprietario dell’auto che state controllando partendo dal numero di targa, non potrà mai essere a conoscenza della ricerca che avete fatto sul suo mezzo.

La visura, secondo quanto dichiarato dall’ACI, non è una certificazione e viene fornita esclusivamente se la macchina è stata certificata in precedenza nella Banca dati giuridica costituita ai sensi della Legge n. 187 del 1990.

Oltre alla richiesta di visura che può essere fatta online da chiunque, c’è un’altra alternativa possibile, ovvero chiedere direttamente all’Ufficio Provinciale ACI del Pubblico Registro Automobilistico di essere informati dei dati che interessa conoscere.

La richiesta della visura di persona in questo caso può essere fatta anche a un’agenzia di pratiche auto, comprese le delegazioni ACI. È chiaro che si deve pagare la somma dovuta all’ufficio scelto per il servizio di intermediazione. Non ha un costo fisso, ognuno può decidere la sua tariffa.

Un’ultimissima cosa da sapere: dal numero di targa non è possibile conoscere proprio tutti gli intestatari. Un esempio? Non si sapranno i nomi dei proprietari di veicoli con targa civile intestati alle Forze dell’Ordine oppure di mezzi a noleggio o in leasing.

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