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Borse europee deboli. Occhi puntati sul voto francese

Apr 20, 2017

MILANO – Ore 9.30. Borse incerte in avvio in una settimana che in Europa guarda soprattutto al primo turno delle elezioni francesi. La scelta dei due candidati che si sfideranno al ballottaggio del prossimo 7 maggio sarà decisiva per definire quali potràm essere l’atteggiamento futuro di Parigi nei confronti dell’Europa e dell’euro. Milano perde lo 0,38%, Francoforte lo 0,17% mentre Londra e Parigi guadagnano rispettivamente lo 0,07% e lo 0,19%.

Intanto dopo la chiusura contrasdtata di ieri di Wall Street, Tokyo archivia la seduta sostanzialmente invariata rispetto all’avvio in una giornata che ha visto comunque positivi i listini asiatici, spinti soprattutto dal leggero recupero del petrolio dopo la caduta degli ultimi giorni. L’economia nipponica registra intanto una contrazione del surplus commerciale a marzo, pari a 614,722 miliardi di yen, in diminuzione rispetto agli 813,5 miliardi di febbraio, ma meglio delle attese degli analisti che prevedevano un surplus di 605,6 miliardi. L’export giapponese è salito a marzo del 12% su anno, ben al di sopra del previsto, a 7,229 trilioni di yen. Si tratta del quarto rialzo consecutivo secondo i dati del ministero delle finanze. Il surplus del mese si è stabilito a 614,7 miliardi di yen (5,3 miliardi di euro). L’import è salito del 15,8% su anno.

Per Piazza Affari oggi giornata densa di appuntamento. Molte società si riuniscono per approivare i conti 2016. Tra queste innanzitutto Unicredit ma anche Inwit, Ei towers, Brembo, Geox, Banca generali, Erg, Iren e Brunello Cucinelli. Soffre Mediaset, dopo il pesante rosso evidenziato ieri con la pubblicazione dei conti 2016

L’euro apre in rialzo sopra 1,07 dollari e la sterlina resta sopra quota 1,28 sul biglietto verde, dopo aver toccato ieri il top da tre mesi. La moneta europea passa di mano a 1,0727 dollari e a 116,79 yen. La sterlina è a 1,2807, dollari, dopo aver toccato ieri un top da ottobre di 1,2860 dollari.

Lo spread apre sostanzialmente in linea con la chiusura di ieri, intorno a quota 207 punti, con il renimento del decennale italiano si attesta al 2,27%.

Sul fronte dell’agenda macroeconomica in arrivo i prezzi alla produzione tedesca relativi al mese di marzo e i dati sulla produzione nelle costruzioni in Italia di febbraio. Nel pomeriggio arrivano dagli Usa le statistiche settimanali sulle richieste di sussidio e l’indicia anticipatore di marzo e dall’Eurozona il dato sulla fiducia dei consumatori.

Come detto il prezzo del petrolio è in lieve rialzo sui mercati, con i contratti sul greggio Wti con scadenza a maggio che guadagnano 11 centesimi a 50,55 dollari al barile e il Brent che recupera 17 centesimi e segna quota 53,10 al barile mentre l‘oro rallenta la discesa dopo la netta flessione di ieri che ha portato sui mercati asiatici il metallo a perdere lo 0,7%. Ora il lingotto con consegna immediata arretra dello 0,1% e passa di mano a 1.278 dollari l’oncia.

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