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Borse europee caute con Draghi. A Piazza Affari brilla Fca

Mar 27, 2019

MILANO – Ore 10. Le Borse europee partono bene in scia alla buona performance messa a segno ieri da Wall Street, dove gli indici hanno chiuso tutti positivi malgrado una nuova serie di dati macro alimentino le preoccupazioni di un rallentamento dell’economia Usa, ma llentano in coincidenza delle parole di Mario Draghi. Parando ha Francoforote il presiendente dell’Eurotower ha dett che la Bce si aspetta che la crescita dell’Eurozona “ritorni gradualmente” a un ritmo vicino al suo potenziale, ma i rischi “rimangono orientati al ribasso”. Per questo motivo “la nostra politica monetaria rimarrà accomodante e risponderà a qualsiasi cambiamento nelle prospettive d’inflazione”. In ogni caso, ha assicurato, “non siamo a corto di strumenti per adempiere al nostro mandato”.

Una cautela che mette il freno alle Borse europee: Milano avanza dello 0,2%, Londra dello 0,1% mentre Parigi e Francoforte arretrano dello 0,1%.

Di segno opposto invece sulla sponda asiatica si è mossa Tokyo, con il NIkkei che ha terminato gli scambi in calo dello 0,23%. Non si arrestano intanto i segnali di preoccupazione che arrivano dall’economia cinese: secondo l’Ufficio nazionale di statistica, i profitti delle compagnie industriali cinesi hanno segnato nei primi due mesi del 2019 un calo annuo del 14%, a 708,01 miliardi di yuan (poco meno di 90 miliardi di euro): si tratta, si spiega, della frenata più marcata da fine 2011.

A Piazza Affari è ancora Fca sotto i riflettori dopo che il Financial Times ha fatto sapere che Renault starebbe guardando al Lingotto in vista di una possibile partnership. Nei giorni scorsi lo stesso quotidiano londinese aveva spiegato che il presidente John Elkann negli ultimi tempi aveva accelerato su questo dossier, avviando dialoghi sia coni francesi di Fca sia con costruttori coreani.

Sul fronte valutario l’euro si mantiene sotto quota 1,13 dollari e passa di mano a 1,1256 dollari e a 124,41 yen. Lo spread resta in zona 250 punti con il rendimento del nostro titolo decennale al 2,45%.

Tra i dati macroeconomici attesi, dalla Francia la fiducia dei consumatori a marzo, per l’Italia l’Istat diffonde i dati su fiducia dei consumatori e delle imprese a marzo e commercio estero extra ue a febbraio, dagli Stati Uniti la bilancia commerciale a gennaio.

Stabile il prezzi del petrolio. I contratti sul Wti cedono 3 cent a 59,91 dollari e quelli sul Brent salgono di 16 cent a 68,13 dollari al barile. Poco mosso l’oro a 1314 dollari l’oncia.

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