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Borse deboli dopo i record di Wall Street. Euro sotto 1,12 dollari

Apr 24, 2019

MILANO – Ore 9:30. Borse deboli nonostante i nuovi record a Wall Street, che non scaldano il resto degli investitori in una settimana ancora caratterizzata dal clima festivo. L’indice regionale Msci Asia Pacific, segnala Bloomberg, ha trattato in ribasso non sfruttando il traino dei listini Usa, spinti dal fatto che l’80 per cento delle trimestrali pubblicate dalle società dello S&P500 abbia per ora battuto le attese.

Avvio di seduta in calo per le Borse continentali. Milano in avvio di contrattazioni perde lo 0,38 per cento, Parigi lo 0,19 per cento, Londra lo 0,08 per cento e Francoforte lo 0,02 per cento. Anche l’Italia entra nel vivo dei conti con Stm, i cui ricavi e utili scendono più del previsto nel primo trimestre.

Chiusura debole per Tokyo, questa mattina, con gli investitori cauti prima della stagione delle trimestrali del Sol levante e di dieci giorni di vacanza attesi dalla prossima settimana. L’indice di riferimento Nikkei perde lo 0,27% a 22.200 punti, mentre il listino generale Topix lascia lo 0,67% a 1.612,05 punti. Shanghai piatta con un +0,09%.

Ieri sera, come accennato, Wall Street ha chiuso con S&P500 e Nasdaq a nuovi top grazie a una serie di trimestrali migliori del previsto tra cui quelle di Coca Cola (+1,7%), United Technologies (+2,3%) e Twitter (+16%). L’indice generale ha guadagnato lo 0,9%, il Dow Jones lo 0,6% e quello tecnologico l’1,3%. Per la Casa Bianca, intanto, resta sempre aperto il dossier commerciale: il rappresentante al commercio Usa, Robert Lighthizer, e il ministro del Tesoro, Steven Mnuchin, “andranno a Pechino per continuare i negoziati tra gli Stati Uniti e la Cina sulle relazione commerciali”. Lo ha reso noto Washington precisando che il nuovo round di colloqui sui dazi inizierà il prossimo 30 aprile.

Sul fronte valutario, il dollaro ha raggiunto i massimi di 22 mesi contro un basket composto dalle principali valute con il franco svizzero (-0,5%) e il dollaro austrialiano (-0,5%) che hanno perso terreno. Un euro comprava 1,1446 franchi (+0,1%) e 1,1191 dollari da 1,1258 dollari del giorno precedente.

In Cina, la Banca centrale ha iniettato una quarantina di miliardi di dollari a supporto dell’erogazione del credito in forma di prestiti a medio termine. Il Superindice economico del Giappone relativo al mese di febbraio si è attestato a 97,1 punti: la lettura finale è così in lieve calo rispetto ai 97,4 punti della lettura preliminare. L’agenda macro di oggi presenta come dato principale pubblicazione dell’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese in Germania, mentre la Banca centrale europea diffonderà il suo bollettino economico. Nel pomeriggio attenzione alla Bank of Canada che annuncerà la sua decisione di politica monetaria.

Lo spread sulla piattaforma Bloomberg è a 265 punti base. Il Tesoro italiano ha in programma un’asta di Ctz e Btp legati all’inflazione per un importo compreso tra 3,5 e 4,5 miliardi.

Il petrolio a maggio al Nymex è salito dell’1,1% a 66,30 dollari al barile, massimi di fine ottobre.

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