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Borse a mezzo servizio con il ponte di Pasqua. Lo spread risale verso 260

Apr 19, 2019

MILANO – Seduta a mezzo servizio sulle Borse mondiali, interessate in molti casi dalla prospettiva del ponte pasquale che abbassa il volume di scambi. Piazza Affari, oggi come lunedì, rimane chiusa. Gli investitori guardano con interesse alle indicazioni positive che arrivano dalla stagione delle trimestrali americane, poi restano in attesa che venga definito l’accordo tra Usa e Cina sul fronte del commercio internazionale. Una intesa, secondo gli analisti finanziari, che darebbe un impulso positivo alla crescita economica globale.

Milano è reduce da una seduta debole, con i titoli bancari venduti e un rialzo dello spread che rischia di ripercuotersi sulle valutazioni del comparto finanziario. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund si trova oggi poco sotto 260 punti base (258 per la precisione) e il rendimento del decennale italiano si attesta al 2,6%.

Lo spread tra Btp italiani e Bonos spagnoli è tornato a salire, a 155 punti, dopo un minimo a 129 toccato a inizio febbraio

Lo spread tra Btp italiani e Bonos spagnoli è tornato a salire, a 155 punti, dopo un minimo a 129 toccato a inizio febbraio

In mattinata la Borsa di Tokyo ha terminato l’ultima seduta della settimana col segno più, in scia alla progressione degli indici azionari statunitensi: il Nikkei ha segnato un rialzo dello 0,50% assestandosi a quota 22.200,56, con un guadagno di 110 punti. Sul mercato valutario lo yen si mantiene stabile sul dollaro, a un livello di 111,90 e sulla moneta unica a 125,80. Diversi listini sono rimasti chiusi, come quelli di Hong Kong, Australia, Singapore e Indonesia. Volatile Shanghai, che ha oscillato sopra e sotto la parità durante la giornata.

Tra le notizie societarie di maggior rilievo in Giappone, sicuramente il boom per le quotazioni di Nintendo, che balzano di oltre +16% dopo la notizia del sì delle autorità cinesi alla vendita in Cina della sua console Switch da parte del colosso cinese Tencent.

Dal fronte macro è stata diffusa, proprio in Giappone, l’inflazione misurata dall’indice dei prezzi al consumo, che è salita dello 0,5% su base annua, in linea con le attese, e in ripresa rispetto al +0,2% precedente. Nel Vecchio continente si guarda in Italia ai dati sulla fiducia dei consumatori e imprese. Dagli Stati Uniti attesi i dati sull’apertura dei cantieri ed i permessi edilizi.

Sul forex, l’euro-dollaro recupera dopo essere sceso alla vigilia fino a 1,1226 dollari, al minimo in una settimana e mezza, scontando tra l’altro anche i dati macro peggiori delle attese arrivati dalla Germania, con il Pmi manifatturiero tedesco sceso ad aprile per il quarto mese consecutivo. Di contro, le vendite al dettaglio americane di ieri hanno sostenuto il biglietto verde.

Tra le materie prime, i prezzi del petrolio continuano a correre in Asia, sostenuti dal calo del numero delle trivelle petrolifere attive negli Stati Uniti, che stando al rapporto di Baker Hughes è sceso di 8 unità a 825. Raccoglie i suoi frutti anche la strategia dei tagli alla produzione adottata dall’Opec e dai Paesi partner. Sui mercati elettronici asiatici, il Wti guadagna 24 cent a 64 dollari al barile e il Brent sale di 39 cent a 72,01 dollari al barile. Prezzo dell’oro stabile sui mercati: il metallo con consegna immediata cede lo 0,01% a 1.275,75 dollari l’oncia.

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