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Bologna, ronde WhatsApp anti-degrado alla Bolognina

Feb 18, 2017

BOLOGNA. Da un lato la rete di “segnalatori” su Whatsapp e il bando per rendere più sicuri i negozi, dall’altro nuovi progetti in arrivo per i giovani. E’ la ricetta in tre mosse contro il degrado dello storico quartiere popolare della Bolognina che l’assessore all’Economia di Bologna, Matteo Lepore (Pd), ha presentato insieme ai consiglieri di opposizione Manes Bernardini e Giulio Venturi di Insieme Bologna.

La formula è quella della “sicurezza partecipata”, ma Lepore mette in chiaro: non si parli di ronde e sicurezza fai-da-te”, cioè le stesse parole con cui nei giorni scorsi l’assessore ha bocciato il ricorso alle guardie private. L’uso di Whatsapp per raccogliere le segnalazioni è un’idea “davvero semplice ma molto efficace” sottolinea Lepore. L’iniziativa, spiega il presidente del quartiere Navile, Daniele Ara, è partita dai carabinieri che l’hanno proposta alle associazioni della rete Convivere Bolognina. Gli stessi carabinieri faranno un corso di formazione “per selezionare un gruppo di dieci o dodici persone che saranno i terminali di raccolta delle segnalazioni”, continua Ara, “senza improvvisazioni” e tenendo da parte i “mitomani”. A marzo ci sarà una riunione in cui verrà presentato il progetto che partirà in primavera.

Più che soddisfatto Bernardini: “lasciamo da parte le sterili polemiche e iniziamo a lavorare su cose concrete, questo è il messaggio più bello che oggi lanciamo dalla Bolognina dove forze di maggioranza e opposizione si trovano d’accordo su un progetto di sicurezza partecipata”. Si vede quel “cambio di passo” invocato in campagna elettorale , sottolinea Bernardini, che già immagina di “replicare” la mossa in altri quartieri. “E’ molto importante”, commenta Roberto Menghini, commerciante del Comitato delle strade degli artisti: “qualche risultato già l’abbiamo avuto”, grazie alle fotografie e alle targhe di mezzi sospetti inoltrati alle forze dell’ordine. Il conto corrente aperto tra i commercianti, invece, servirà a coprire i primi interventi per chi subisce un danno e ad attivare un’assicurazione collettiva.

Bologna, ronde WhatsApp anti-degrado alla Bolognina

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Tramite lo strumento del cofinanziamento, “ci piacerebbe riuscire a sostenere diverse decine di interventi”, anticipa Lepore, aggiungendo che la sperimentazione “potrebbe essere modello da replicare anche in altri anni e altri luoghi”. Infine, il dossier giovani: è una “priorità fondamentale”,

perchè “non possiamo pensare – avverte Lepore – di continuare a parlare di sicurezza e vivibilità solo scommettendo su parole chiave legalitarie, abbiamo bisogno di coinvolgere i giovani”. L’iniziativa “sarà aperta a tutte le forze politiche che vorranno dare una mano”, è l’appello di Lepore, perchè “una “Bolognina più sicura dev’essere un obiettivo che unisce, non che divide”.

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