Aveva spiato le telefonate dell’ex moglie e violato i suoi profili sui social network. Non solo: l’uomo riusciva anche a intervenire sul profilo Facebook della donna quando lei non era connessa: una delle “imprudenze” che alla fine lo hanno tradito. Tutto grazie a una “app” facilmente scaricabile da chiunque, installata di nascosto sul telefono della donna, in grado di “doppiare” su un secondo apparechio ogni tipo di comunicazione: sms, messaggi whatsapp, post sui social network e altro.
Per questo E. K. R., 30 anni, è stato denunciato dalla moglie per il reato di intercettazione di comunicazioni
informatiche o telematiche. A denunciare l’ex coniuge è stata la donna quando ha avuto dubbi su come l’ex potesse riferirle, con esattezza, dettagli privati come incontri con colleghi di lavoro e nuove abitudini di vita. Alcuni conoscenti le avevano poi riferito di strane attività sulla sua pagina Facebook quando lei in realtà non era connessa. I sospetti erano fondati: a scoprire ciò che succedeva sono stati gli agenti della Polizia postale.