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Bari, lo spreco delle caserme dismesse: in città migliaia di metri quadrati in totale abbandono

Feb 14, 2017

Dietro al cancello sbarrato, l’impalcatura mette in sicurezza la facciata di quella che fu la caserma dell’Aeronautica di corso Sonnino. All’interno ci sono ancora i resti del trasloco dei militari, che hanno portato via perfino i pannelli della controsoffittatura. Gli ultimi ad andare via hanno lasciato bottiglie di drink sul bancone del bar, scartoffie inutili nei vecchi uffici, un manichino appeso in segno di goliardia. Fuori, un capannello di residenti del quartiere Madonnella si chiede se l’ex caserma “diventerà un ipermercato”.

Bari, lo spreco delle caserme dismesse: in città migliaia di metri quadrati in totale abbandono

Il palazzo dell’Aeronautica

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“Non sia mai, l’utilizzo deve restare pubblico”, risponde Giuseppe Muolo, a nome di tutti i consiglieri comunali baresi delle commissioni Decentramento e Patrimonio, impegnati nel sopralluogo congiunto all’interno dello storico edificio costruito nel Ventennio fascista. Perché a Bari il gioco è tra vuoti e pieni. I vuoti sono ex caserme, tribunali e ospedali militari, dismessi o sottoutilizzati da anni. Decine di migliaia di metri quadri in cerca d’autore, che aspettano di rinascere a nuova vita. I pieni sono gli uffici comunali e quelli giudiziari, le sedi dei municipi e dei centri sociali. Con migliaia di dipendenti delle pubbliche amministrazioni da spostare quanto prima, per liberare il Comune dai canoni di locazione passivi (che fanno ancora spendere più di un milione di euro all’anno).

“Meglio riutilizzare che costruire ex novo”, è la filosofia dell’assessora all’Urbanistica, Carla Tedesco. L’ultima struttura a finire sotto i riflettori è la caserma Sonnino, nel cuore del quartiere Madonnella. Oltre 12mila metri quadrati che sono passati dal ministero della Difesa all’Agenzia del demanio lo scorso novembre. E ora oggetto di uno studio di fattibilità da parte dell’Agenzia per capire cosa farne e con quali costi. L’ex caserma di corso Sonnino ha bisogno di interventi importanti da concordare con la sovrintendenza, visto che è soggetta a vincolo. In quelli che furono uffici, spazi di svago, sala biliardo e armeria, Palazzo di città ha proposto di trasferire prima la sezione Lavoro del tribunale di Bari (sotto sfratto), poi (eventualmente) gli uffici comunali.

Una disponibilità al Demanio è già stata richiesta dal Patrimonio, che punta a inserire la caserma nella partita di giro delle permute. L’edificio incontra anche l’interesse dei funzionari della questura, che potrebbero così liberare l’edificio di piazza Massari di proprietà della Città metropolitana (in posizione strategica per il Comune). Come si riempiono i vuoti con i pieni, è la strategia di non facile soluzione allo studio di Palazzo di città. La priorità del sindaco Antonio Decaro resta quella di realizzare il nuovo polo giudiziario nelle ex caserme Capozzi e Milano. Qualche giorno fa l’ennesima sollecitazione al ministero della Coesione affinché proceda con lo studio di fattibilità da 300mila euro, finanziato dal Patto della Città metropolitana.

Tra gli spazi rimasti senz’anima, impossibile non citare l’ex ospedale militare Bonomo di corso Alcide De Gasperi. Almeno cinque ettari tra parco e palazzine, ora con un solo edificio interessato dal cantiere da 7 milioni di euro, grazie al quale il Demanio ci trasferirà uffici amministrativi. Per il resto, l’Urbanistica è anche disposta a concedere una variante di destinazione d’uso dell’area, solo se sarà salvaguardata la fruizione pubblica del parco e del camminamento centrale. Tocca placare gli appetiti, invece, sulla caserma Betti in via Villari, fra questura e Tar. Utilizzata per metà (nella parte con una ventina di appartamenti dei militari e con il Circolo degli ufficiali), la Difesa non sembra più disposta a concederla al Demanio dopo le prime trattative. “Peccato, perché avrebbe una posizione strategica per le nostre funzioni”, è il rammarico del Comune.

Porte chiuse e destinazione incerta anche

per l’ex Circolo degli ufficiali in via Cairoli, edificio abbandonato da anni e lontano dal trovare un modo per tornare a vivere. A chi si chiede che ruolo abbia oggi la caserma Picca, i militari rispondono che in Puglia non servono soltanto gli spazi per le visite della leva obbligatoria. Spediti i giovanissimi nella capitale, nell’enorme struttura vicina alla chiesa di Sant’Antonio resistono segreterie, commissioni e direzioni. Provare per credere, fanno sapere dall’interno.

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