• 19 Maggio 2024 17:59

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Auto elettriche, numeri da brividi: ad aprile ne sono state vendute tremila

Mag 7, 2024

In crescita del 7,5% rispetto a dodici mesi prima, il mercato delle vetture nuove ad aprile 2024 ha registrato un buono sviluppo. Sul totale venduto le auto elettriche hanno, però, rappresentato appena il 2,2%, che sale al 5,6% se vengono incluse nel conteggio anche le plug-in hybrid.

In definitiva, la transizione ecologica è ancora molto lontana dal prendere piede lungo la nostra penisola. E parte del fenomeno deve essere ascritta al piano incentivi di quest’anno, sempre bloccato. Stando al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, arriverà nelle prossime settimane, ma i continui rinvii impediscono di stare tranquilli.

Piano incentivi da attivare con urgenza

“I dati di aprile mostrano ancora una volta l’urgenza di rendere operativi i nuovi incentivi auto, dichiara Fabio Pressi, presidente di Motus-E. Che prosegue: “A seguito dell’annuncio di un imminente Ecobonus più vantaggioso di quello in vigore, è del tutto naturale che cittadini e imprese rinviino i propri acquisti per beneficiare di agevolazioni più convenienti.

“Auspichiamo quindi – aggiunge il dirigente – che i nuovi incentivi, già resi noti, possano giungere all’attuazione in tempi rapidi, per consentire a chi vuole passare all’elettrico di concretizzare la propria decisione ed evitare che si arrivi a una paralisi del mercato, peraltro in un periodo dell’anno storicamente caratterizzato da volumi di vendite molto importanti”.

Durante il quarto mese del 2024 sono state registrate 3.173 nuove full electric, 16.402 nel quadrimestre. Per quanto sembri strano i dati risultano peggiore rispetto ad aprile 2023, quando le performance non furono comunque entusiasmanti.

L’elettrificazione della mobilità è un megatrend globale e come tale – evidenzia Pressi – pone l’Italia davanti a un bivio: essere protagonista di questa innovazione tecnologica per garantire la competitività dell’industria nazionale e rilanciare l’occupazione nel settore, o rimanere indietro e farsi da parte, con tutte le conseguenze del caso. La scelta a nostro avviso può essere una sola“.

Punti di ricarica a uso pubblico da leader in Europa

Nelle battute conclusive, Motus-E affronta poi un tema altrettanto sentito, cioè i punti di ricarica a uso pubblico, superiori alle 54.000 unità. A dispetto dell’ottima copertura territoriale, le registrazioni scarseggiano ed è qui che è necessario incrementare gli sforzi.

Lo scenario venutosi a creare lascia anche Motus-e abbastanza basito. Delle basi interessanti ci sono, tuttavia permangono delle criticità, da imputare soprattutto ai prezzi di listino elevati, un deterrente cruciale in un Paese dove il reddito medio della popolazione è piuttosto modesto.

“In Italia – si legge – stiamo assistendo a un fenomeno singolare a livello europeo, con un boom delle colonnine di ricarica che ci pone ai vertici in questo campo, a fronte di un mercato delle auto elettriche che stenta a decollare.

La ricetta da seguire è delineata da Pressi: “Per garantire il successo della transizione veicoli e infrastrutture devono muoversi di pari passo – spiega con fare perentorio –. Per questo, accanto a un contesto normativo più stabile e chiaro, è indispensabile anche che le filiere dell’auto e dell’energia possano sempre di più dialogare e lavorare insieme, come facciamo all’interno di Motus-E, alimentando uno sviluppo virtuoso di cui tutto il sistema Paese potrà cogliere i frutti”.

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